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I quattro neo-laureati ad honorem in Medicina. Da sinistra Sándor J. Kovács, Elena Cattaneo, Jeffrey P. Krischer e John Chalmers
È il commento a caldo di Malin Parmar e Anders Björklund, docenti dell'Università di Lund (Svezia), rilasciato durante la cerimonia di assegnazione della laurea honoris causa in Medicina a Elena Cattaneo, farmacologa e neuroscienziata all'Università Statale di Milano, tra le massime studiose della malattia di Huntington.
La proclamazione del prestigioso riconoscimento alla professoressa Cattaneo si è tenuta il 25 maggio, durante la cerimonia di consegna di 271 diplomi di dottorato, come tradizione presso la Cattedrale della città di Lund, laurea ad honorem condivisa con altri tre colleghi di fama internazionale come Jeffrey P. Krischer della University of South Florida (USA), Sándor J. Kovács della Washington University di St. Louis (USA) e John Chalmers, della The George Institute for Global Health di Sydney (Australia).
Elena Cattaneo, nominata senatrice a vita nel 2013 per meriti scientifici, è direttrice del laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di Bioscienze dell'Università Statale, dove porta avanti studi sulla malattia di Huntington, con l'obiettivo di contribuire alla comprensione dei meccanismi patogenici e allo sviluppo di strategie farmacologiche, geniche e cellulari in grado di interferire con il gene mutato e la patologia.
Co-fondatrice e direttrice del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell'Università di Milano (UniStem), Elena Cattaneo dal 1990 collabora proprio con l'Università di Lund in progetti di ricerca dedicati allo studio della malattia di Huntington e alle sue cause.
Elena Cattaneo con John Chalmers, con cappello, anello e pergamena da neo laureati ad honorem in Medicina
Ad accompagnare l'assegnazione della laurea honoris causa in Medicina alla professoressa Cattaneo l'antico cerimoniale dell'Università di Lund, con la consegna di un cappello nero, di un anello d'oro e di una pergamena, simboli rispettivamente di libertà, fedeltà alla scienza e riconoscimento del titolo, il tutto declamato in latino, seguito dal "passaggio" del neo-laureato sul podio, definito the Parnassus, in ricordo del Monte Parnaso, che simboleggia il diritto acquisito all'insegnamento e alla ricerca.
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