Pubblicato il: 02/03/2018

Tre conferenze pubbliche tenute da tre giovani storici dell'arte dell’Università Statale di Milano, che presentano i risultati delle proprie ricerche al Museo Bagatti Valsecchi.

Stiamo parlando di "Nuove Voci 2018", il tradizionale ciclo di conferenze promosso da Museo Bagatti Valsecchi e Università Statale di Milano che torna - per il settimo anno consecutivo – il 12, 19 e 26 marzo.

Agostino Allegri, Giulia Ghezzi e Stefano Martinella sono i tre giovani storici dell'arte che, introdotti rispettivamente da Giovanni Agosti (12 marzo), Rossana Sacchi (19 marzo) e Jacopo Stoppa (26 marzo), docenti in Statale, racconteranno al grande pubblico "capitoli" meno noti dell'arte milanese e lombarda del Cinquecento e Seicento, frutto delle ricerche condotte sul campo.

Giulia Ghezzi

Giulia Ghezzi

Si inizia il 12 marzo con la ricostruzione del ciclo pittorico realizzato da Gaudenzio Ferrari per la chiesa di Santa Maria della Pace in via San Barnaba a Milano raccontata da Agostino Allegri, a cui segue – il 19 marzo – l'affascinante storia di Federico Agnelli, incisore e capostipite di una famiglia di tipografi con bottega nella Milano del XVII secolo, raccontata da Giulia Ghezzi.

Stefano Martinella

Stefano Martinella

Chiude il ciclo Stefano Martinella – il 26 marzo – con una conferenza su cori e tabernacoli lignei nel Verbano tra Cinque e Seicento, in pieno clima da Controriforma, con un rifiorire di commissioni affidati prima ad artisti provenienti da Milano e in seguito a maestranze locali.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Nuove Voci 2018
Museo Bagatti Valsecchi, via Gesù 5

12 marzo, ore 18.30
Agostino Allegri
Gaudenzio Ferrari in Santa Maria della Pace a Milano (1541-1543)
Introduce Giovanni Agosti

19 marzo, ore 18.30
Giulia Ghezzi
Federico Agnelli. Un incisore e tipografo «d'ingegno svegliato» nella Milano barocca
Introduce Rossana Sacchi

26 marzo, ore 18.30
Stefano Martinella
Cori e tabernacoli lignei nel Verbano tra Cinque e Seicento
Introduce Jacopo Stoppa

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