Pubblicato il: 28/11/2024
Convegno AriSLA 2024.

Convegno AriSLA 2024.

Il convegno scientifico AriSLA “Ricerca, sviluppo e innovazione nella SLA”, che si e tenuto a Milano il 22 e 23 novembre, ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sui risultati ottenuti dai progetti finanziati dalla Fondazione Italiana di ricerca per la SLA ETS, e per presentare quelli scelti per i nuovi finanziamenti. L’Università Statale di Milano si è distinta in entrambe le categorie, contribuendo in modo significativo ai progressi nella comprensione e nel trattamento della malattia. Ad aprire i lavori, la presidente di AriSLA, Lucia Monaco, di fronte a un pubblico di ricercatori, ricercatrici e pazienti ha parlato dei finanziamenti della Fondazione che ammontano a 840mila euro.  

Tra i progetti evidenziati nella prima sessione dedicata alla genetica, lo studio ‘AZYGOS 2.0’, che, coordinato da Nicola Ticozzi dell’IRCCS Istituto Auxologico Italiano e dell’Università Statale di Milano, ha portato all’identificazione di un nuovo gene recessivo potenzialmente coinvolto nella SLA. Questo risultato sottolinea il ruolo cruciale dei fattori ereditari nella malattia: circa il 65% dei casi familiari e il 10% di quelli sporadici sono infatti legati a mutazioni genetiche, soprattutto con ereditarietà dominante.

Marta Fumagalli, Università Statale di Milano.

Marta Fumagalli, Università Statale di Milano.

Nella sessione sugli approcci terapeutici preclinici, Marta Fumagalli, del dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, ha illustrato i progressi del progetto ‘GPR17ALS-1’, che esplora l’effetto protettivo di alcune molecole sulla progressione della malattia. Queste molecole agiscono sulle cellule precursori degli oligodendrociti, cruciali per il mantenimento della guaina mielinica che protegge i prolungamenti neuronali.

Durante la giornata, Giuseppe Lauria, direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e docente di neurologia presso l’Università Statale, ha tenuto una lectio magistralis sul repurposing dei farmaci, ossia il riutilizzo di medicinali già esistenti per trattare la SLA. Questo approccio innovativo offre nuove speranze per lo sviluppo di soluzioni terapeutiche efficaci.

Carmelo Milioto dell'Università Statale di Milano è il quarto a partire da sinistra.

Carmelo Milioto dell'Università Statale di Milano è il quarto a partire da sinistra.

Infine, il Bando AriSLA 2024 ha assegnato nuovi finanziamenti, tra cui un Pilot Grant al progetto ‘SpinMNALS’, coordinato da Carmelo Milioto dell’Università Statale di Milano. Questo studio, finanziato con 60mila euro per una durata di 12 mesi, punta a caratterizzare i sottotipi di motoneuroni più colpiti dalla SLA associata alla mutazione del gene C9orf72, la causa genetica più comune della malattia. Per farlo, verranno utilizzati nuovi modelli murini sviluppati dal ricercatore, capaci di riprodurre aspetti chiave della patologia, con l’obiettivo di individuare biomarcatori e terapie mirate. 

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