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La presentazione del Protocollo in Questura con la professoressa Isabella Merzagora, il rettore Elio Franzini, il questore Giuseppe Petronzi, Giovanni Cuciti, Primo Dirigente Polizia di Stato
È stato sottoscritto un protocollo tra l’Università degli studi di Milano e la Questura di Milano per avviare una strutturata attività di collaborazione scientifica in materia di analisi dei fenomeni criminali e per la prevenzione della violenza domestica e/o di genere mediante percorsi trattamentali destinati agli autori di condotte violente. Il protocollo è stato presentato oggi presso la Questura di Milano, alla presenza del rettore Elio Franzini e del questore di Milano, Giuseppe Petronzi. "La collaborazione istituzionale - ha sottolineato il rettore - è sempre necessaria, ancor di più quando riguarda problemi della società come quello della violenza domestica. L'Università assolve così al suo ruolo di formazione e di realtà aperta al territorio e ai suoi problemi".
L'accordo nasce da quanto previsto dal decreto legge 93/2013 che consente al Questore di informare l'autore di condotte di violenza di genere circa i servizi disponibili sul territorio, così da prevenire il fenomeno della violenza contro donne, rafforzando la consapevolezza degli uomini nel processo di eliminazione della violenza contro le donne e nella soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali; il fine è “accompagnare” i soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, per favorirne il recupero e limitare i casi di recidiva.
In quest'ottica, la Questura di Milano ha sottoscritto un protocollo con il Centro S.A.Vi.D. (Stop alla Violenza Domestica), centro specialistico criminologico-clinico che si occupa di didattica, formazione e intervento in materia di violenza domestica, istituito nel 2010 presso la Cattedra di Criminologia dell’Università degli Studi di Milano, dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Sezione di Medicina Legale e delle Assicurazioni dell’Università degli Studi di Milano, che opera in virtù di una Convenzione fra l’Università degli Studi di Milano e l’U.I.E.P.E. (Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna) e fa parte della rete Anti-violenza del Comune di Milano e del Coordinamento Nazionale dei Centri per il trattamento degli uomini violenti.
Il rapporto di collaborazione tra la Questura e l’Università consente al dipartimento di Scienze Biomediche, con Isabella Merzagora, docente di Criminologia della Statale e presidente della Società Italiana di Criminologia, di approfondire lo studio dei problemi criminali e della loro prevenzione con riferimento, in particolare, alle vittime e alle fasce deboli, considerato che la Questura di Milano rappresenta un osservatorio privilegiato sul mondo della criminalità.
Grazie a questa collaborazione sarà possibile attivare un percorso trattamentale criminologico rivolto ai soggetti ammoniti per violenza domestica e/o atti persecutori, affinché la Questura possa usufruire di un ulteriore strumento di contrasto alla reiterazione di comportamenti maltrattanti in famiglia e/o di atti persecutori.
"Lavoreremo con i partner violenti per la responsabilizzazione - ha commentato la professoressa Merzagora -. Non dobbiamo curare le persone, perché se c'è una patologia che riguarda la violenza domestica è una patologia 'culturale'. Non esiste un profilo di uomini violenti, in questo senso la violenza domestica è molto 'democratica'. Dobbiamo invece lavorare con queste persone per la presa di coscienza e la responsabilizzazione".
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