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Assistenza ospedaliera a un giovane con disabilità - Foto Progetto DAMA
Il Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), modello di accoglienza in ospedale per persone con disabilità nato nel 2000 presso l’Ospedale San Paolo di Milano e guidato da Filippo Ghelma, direttore della Struttura Complessa DAMA della ASST Santi Paolo e Carlo e ricercatore di Chirurgia Generale della Statale, si prepara a diventare un modello di riferimento nazionale.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli e il ministro della Salute, Orazio Schillaci, hanno firmato il decreto che istituisce il tavolo interministeriale per l’adozione di un Documento programmatico di indirizzo per il progetto D.A.M.A. (Disabled Advanced Medical Assistance). L’obiettivo è garantire sul territorio nazionale un modello organizzativo uniforme per facilitare l’accesso, l’accoglienza e la presa in carico dei bambini e delle persone adulte con disabilità presso le strutture sanitarie. Coordinatore del Tavolo, che avrà la durata di otto mesi, a partire dalla data della riunione di insediamento, sarà Filippo Ghelma.
"La storia del modello DAMA – spiega il medico del San Paolo e ricercatore della Statale - ha dimostrato che è possibile garantire, nello stesso sistema di cure, una presa in carico dei problemi di salute di persone che, per le loro caratteristiche, non riescono ad usufruire dei normali percorsi di prevenzione, diagnosi e cura. DAMA si è dimostrato capace di adattarsi a contesti ospedalieri molto diversificati, mantenendo la sua efficacia”. DAMA ha finora preso in carico oltre 7mila pazienti con disabilità grave intellettiva e neuromotoria, provenienti da tutto il territorio lombardo e nazionale e il modello è stato replicato in oltre 40 strutture ospedaliere italiane”.
“E' arrivato il momento di immaginare di rendere capillare la sua diffusione e di unire sinergicamente i centri in una rete organizzata – spiega ancora Filippo Ghelma che, nel 2023, ha presentato il modello DAMA anche alla Conferenza ONU sui diritti delle persone con disabilità -. L'istituzione del Tavolo interministeriale è un passo importantissimo per arrivare ad una univoca definizione delle caratteristiche strutturali, organizzative e funzionali del modello di presa in carico, per garantire omogeneità di intervento e qualità che, tra i molti vantaggi, porteranno anche ad una raccolta di dati clinici ed epidemiologici su salute e disabilità. a favore della ricerca scientifica".
Contatti
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Filippo Ghelma
Dipartimento di Scienze della Salute
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