"The Journal of Allergy and Clinical Immunology" pubblica uno studio condotto da Ospedale Policlinico Maggiore, Università Statale di Milano e l'INGM - Istituto Nazionale di Genetica 'Romeo ed Enrica Invernizzi', che apre la strada a terapie più mirate per i malati di sclerosi multipla.
Lo studio è riuscito per la prima volta a identificare un meccanismo molecolare alla base della sclerosi multipla che permette di indirizzare l'immunoterapia della sclerosi multipla verso una medicina di precisione, dove a essere colpite sono esclusivamente le cellule del sistema immunitario diventate patogeniche, lasciando inalterate le cellule che invece mantengono una funzione protettiva contro i virus.
"In effetti, la criticità più importante di alcuni dei farmaci più efficaci attualmente in uso per il trattamento della forma recidivante-remittente della Sclerosi Multipla - spiega Elio Scarpini, docente di Neurologia all'Università Statale di Milano - è costituito dai possibili effetti collaterali che possono provocare. Questi farmaci presentano un'ottima efficacia sotto il profilo clinico ma comportano il rischio di indurre riattivazioni virali, costringendo i medici alla sospensione del trattamento e rendendo più complicata la strategia terapeutica".
Maggiori dettagli nel comunicato stampa integrale.
Per informazioni
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