Pubblicato il: 27/04/2022
La locandina dell'evento

La locandina dell'evento

Una serie di incontri su alcune delle sfide più attuali del nostro tempo, quelle legate ai dati e alla "Data Science". Li propone, dal 2 al 6 maggio, il dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) dell’Università Statale di Milano, a conclusione del progetto "Dipartimento di Eccellenza" - Centre of Excellence in Economics and Data Science (CEEDS).  

Il palinsesto di eventi, intitolato "Seeds from Ceeds", è in programma in presenza nella Sala Lauree di via Conservatorio 7, sede della Facoltà di Scienze politiche economiche e sociali, ma si potrà assistere anche agli eventi online. Gli incontri si rivolgono a un pubblico di professionisti, insegnanti, studenti di ogni età e a tutti coloro che si interrogano sul mondo ampio e complesso dei dati, dell'economia e del loro ruolo nella società contemporanea.

"Seeds from Ceeds - spiega il professor Carlo Fiorio, direttore del dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi   - è un'iniziativa di disseminazione della conoscenza che conclude i 5 anni di lavoro del DEMM come Dipartimento di Eccellenza. Il tema trasversale al progetto finanziato dal MIUR è stato l'uso dei dati per rispondere alle sfide economiche, sociali e tecnologiche. Sono stati pensati quattro eventi, ciascuno dei quali presenta a pubblici differenti (dagli studenti di varie età fino a professionisti, enti e associazioni) una tematica ad alta ricaduta sociale e che è stata oggetto di ricerca del Dipartimento in questi anni".

Si inizia il 2 maggio con "La Data Science siamo noi" che affronta il tema del rapporto tra Data Literacy, capacità critiche e Infodemia. L'evento nasce come momento di premiazione di un Percorso Competenze Trasversali di Orientamento per le scuole superiori, proposto da Silvia Salini e Francesca De Battisti, docenti del DEMM, che ha visto il coinvolgimento degli studenti della Laurea Magistrale in Data Science and Economics in veste di tutor. Il 4 maggio ci sarà la conferenza "Big Science, Big Data, Tech Giants" che proporrà riflessioni sul tema attuale e delicato dei dati come bene pubblico, proponendo una lettura critica sul loro uso e proprietà. Si prosegue poi il 5 maggio con "I dati e le politiche migratorie", tematica resa ancora più attuale dalla recente guerra in Ucraina. Infine il 6 maggio si terrà "La Data Science per il management della sanità: nuove sfide dalle nuove emergenze", una giornata intera destinata a professionisti della salute per discutere delle nuove possibilità offerte dalla Data Science per aprire nuove frontiere nella gestione della salute di tutti i cittadini.

 

Di seguito il calendario degli incontri con i link al programma e alle modalità di partecipazione in presenza o streaming.


2 maggio

La Data Science siamo noi
La rivoluzione digitale ha contribuito a far emergere il valore dei dati nella società. Gli Open Data sono gli ingredienti principali di trasparenza e partecipazione, ma senza nuove competenze in ambito analitico - Data Literacy - e capacità critiche, i dati sono solo Infodemia.


4 maggio

Big Science, Big Data, Big Techs
Conoscenza, informazione, contenuti digitali in ogni forma: la Big Science come quella del CERN crea strumenti per gestire i Big Data come bene pubblico, ma le Tech Giants (Apple, Alphabet, Microsoft, Facebook, Tencent, Alibaba, Amazon) li trasformano in extra-profitti privati e generano nuove diseguaglianze sociali. Si può restituire la sovranità
sui dati a chi li produce?


5 maggio

 I dati e le politiche migratorie 
Negli ultimi anni è aumentata la quantità di dati, tradizionali e non, disponibili per lo studio delle migrazioni. L’analisi dei dati permette potenzialmente di migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi di politica migratoria, ma è necessario che ne sia adeguatamente organizzata la raccolta e che sia reso possibile l’accesso a fini di analisi a ricercatori e policy makers.


6 maggio 

Data Science per il management della sanità
Può la data science essere uno strumento chiave per affrontare le nuove sfide e superare le nuove emergenze che inevitabilmente si presenteranno nei prossimi anni? E quale sarà il suo ruolo in ambito sanitario? Come possono i manager e professionisti della sanità sfruttare le fonti di dati e gli innovativi strumenti di analisi per migliorare i processi di erogazione dei servizi sanitari e la loro qualità? E qual è la ricaduta sui pazienti? Sono solo “fruitori” passivi o possono giocare un ruolo attivo nel processo di produzione dell’informazione?

 

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