Pubblicato il: 15/06/2022
Il professor Luca Solari e il sociologo Simone Gabbriellini del team che ha lavorato al progetto

Il professor Luca Solari e il sociologo Simone Gabbriellini del team che ha lavorato al progetto

Duecentoventi Pionieri, 32 aziende, otto community manager e sette palestre relazionaliSono i numeri di Smart Alliance, il progetto del Consorzio di aziende ELIS che lancia, dati alla mano, una nuova dimensione lavorativa a metà strada tra smart-working e lavoro in ufficio.

Il progetto, nato nel contesto della pandemia da COVID-19, è stato avviato nell’ottobre 2021 sotto la presidenza di turno di NTT Data, una delle 100 aziende del Consorzio ELIS, per concludere la fase sperimentale nell’aprile 2022. È seguito il lavoro di analisi degli effetti della sperimentazione da parte del team guidato da Luca Solari, docente di Organizzazione aziendale all’Università Statale di Milano. Tra i partner del progetto anche il centro studi di eFM, che ha sviluppato la piattaforma digitale utilizzata per la gestione e prenotazione di spazi e attività da parte dei Pionieri e l’Università Campus Bio-Medico di Roma per l’analisi dei dati raccolti con la piattaforma.

Oggi tutte le imprese stanno affrontando il tema del nuovo modo di lavorare, ma spesso non hanno dati sufficienti per prendere decisioni corrette – afferma il professor Solari -. Smart Alliance, invece, ha permesso di raccogliere informazioni scientificamente misurate, dopo che la pandemia ha rotto il paradigma ufficio-centrico dell’universo del lavoro”.

I 220 Pionieri di Smart Alliance sono stati selezionati tra il personale delle 32 aziende aderenti al progetto, hanno scelto di lavorare per almeno due giorni a settimana nelle Palestre Relazioni, spazi messi a disposizione dalle aziende partner in differenti città italiane – Milano, Roma, Napoli, Catania e Trapani – e vicini sia al proprio domicilio che ai luoghi delle attività extra-lavorative, in una nuova dimensione “spazio-temporale” in cui al recupero delle relazioni interpersonali e della socializzazione si sono aggiunte una serie di attività con cui sviluppare o potenziare la capacità di coniugare gli impegni lavorativi con la vita quotidiana, di creare innovazione e valore e di implementare un pensiero prospettico, strategico e anticipatorio, accanto all’acquisizione di competenze digitali, relazionali e di responsabilità sociale, il tutto facilitato da otto community manager.

Con il nostro team di ricerca – ci racconta Luca Solari – abbiamo coinvolto il gruppo dei Pionieri e un gruppo di controllo di 300 persone, che hanno continuato a lavorare secondo modalità tradizionali, in interviste mensili finalizzate a misurare gli effetti di questa nuova modalità di lavoro rispetto a quattro indicatori: benessere (stato armonico della persona in termini di salute fisica mentale), novelty (capacità creative, innovazione e flessibilità e abilità nell’assorbire e/o generare elementi inaspettati), produttività (impatto, prestazioni ed efficacia nel rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti in un dato orizzonte temporale) e network (misura delle relazioni di reciprocità instaurate con le altre persone, come scambio di idee, consigli, informazioni e contatti). Le interviste e la loro valutazione, basate sull’applicazione di scale Likert e tecnica Anova, ci hanno restituito un quadro dell’impatto delle Palestre Relazionali più che soddisfacente”.

I dati hanno, infatti, dimostrato una ricaduta positiva a favore dei Pionieri in tutti e quattro gli indicatori, a conferma della validità del nuovo paradigma di organizzazione del lavoro, mentre è ancora in corso l’analisi dei dati della piattaforma per la gestione e prenotazione di spazi e attività che fornirà ulteriori informazioni sull’indicatore Network.

Credo che siamo all’inizio di una seconda rivoluzione socio-tecnica – conclude il professor Solari. La prima è avvenuta negli anni ‘50 e aveva l’obiettivo di definire le attività all’interno delle aziende. Oggi la tecnologia ci permette di decomporre le attività: le persone svolgono i propri compiti in modi prima impensabili, compiti che attengono non solo ad attività operative, ma anche e soprattutto a processi creativi e decisionali, legati all’innovazione. Smart Alliance aggiunge con le Palestre Relazionali un nuovo elemento di analisi: i luoghi del lavoro. L’assenza di effetti negativi sulle percezioni di produttività da parte dei Pionieri ci dimostra che ogni miglioramento ottenuto dagli altri indicatori della ricerca è positivo, perché incrementa il valore d’ingaggio del capitale umano, dato molto interessante, se si considera che tutte le indagini degli ultimi anni indicano che nelle organizzazioni le persone altamente motivate rappresentano solo il 10% del personale. Questi dati sono un segnale anche per le Direzioni Risorse Umane che possono tornare a essere centro di sperimentazione e luogo nel quale la comprensione delle variabili legate alle persone sia vera e basata su evidenze scientifiche”.

La collaborazione tra i Pionieri ha infine generato la volontà di realizzare dei progetti sociali a beneficio della comunità e del territorio dove la Palestra è situata. Sono nati così a Milano “Il Giardino delle Meraviglie”, presso la sede eFM per riqualificare un’area abbandonata afferente a case popolari destinate a famiglie numerose e “Illuminiamo la Città”, presso la sede Enel Milano per orientare i giovani perché i loro sogni di studio e professionali si coniughino con lo sviluppo dei saperi e delle professioni; a Roma “ELIS Young Lab” per ripensare gli spazi del doposcuola e progettare un piano di comunicazione per valorizzarlo ulteriormente e “Yes Camp”, presso la sede Enel Roma per creare una rete di collaborazioni sul territorio finalizzata a garantire a giovani in situazioni di vulnerabilità accesso a strutture sportive; a Napoli “Give a Smile”, presso la sede di Enel Napoli per offrire opportunità ricreative e culturali ai ragazzi del quartiere e favorire l’inclusione sociale degli over 65; a Catania “Growth in Isola” per promuovere incontri di orientamento per studenti di scuole superiori e università con aziende locali con l’obiettivo di intercettare opportunità di lavoro sul territorio; a Trapani “Bee Green” per interventi migliorativi su un’area verde cittadina.

Maggiori dettagli sul sito del progetto Smart Alliance, da cui è possibile anche scarica il report dettagliato sul primo semestre del progetto.

Contatti

  • Luca Solari
    Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche