
Job Fair 2025 all'Università Statale di Milano
Dal 22 settembre al 24 ottobre torna la Job Fair dell’Università Statale di Milano, l’evento per studentesse e studenti, laureate e laureati dell'Ateneo per entrare in contatto con il mondo del lavoro. Anche per il 2025 è stata confermata la formula mista, con quattro settimane di attività online e due giornate in presenza nella sede storica di via Festa del Perdono 7.
Dopo le presentazioni aziendali e i workshop tematici online tenutisi dal 22 settembre al 3 ottobre, si sono tenute le giornate in presenza dell’8 e 9 ottobre: il primo giorno è stato dedicato all’incontro con aziende e studi legali, mentre il secondo a enti pubblici, ONG e terzo settore. Gli stand saranno aperti dalle 10 alle 17, con una pausa dalle 13 alle 14.
Sono stati oltre tremila gli studenti iscritti alla Job Fair che hanno avuto l'opportunità di incontrare 87 aziende e studi legali partecipanti, insieme a 30 enti pubblici, ONG e realtà del terzo settore.
“In questi anni conosciamo bene, da università pubbliche, la necessità che il nostro raccordo con il mercato delle professioni divenga ancora più stretto, per plasmare la nostra offerta formativa sulla base delle esigenze di un contesto che attraversa una fase di rapido cambiamento, ma anche per aggiornare costantemente i nostri laureati e metterli nelle condizioni di operare scelte informate e consapevoli”, afferma la rettrice Marina Brambilla. Dagli ultimi dati occupazionali AlmaLaurea emerge infatti che il 78% dei laureati con un titolo triennale e il 79,6%, dei laureati a ciclo unico o con laurea magistrale della Statale di Milano ha trovato lavoro a un anno dalla laurea, superando le rispettive medie nazionali.
Il 9 ottobre, inoltre, nella Sala di Rappresentanza, si è tenuto il convegno "Il valore del servizio: lavorare nella PA, costruire il futuro. Strumenti, percorsi e visioni per l’ingresso delle nuove generazioni nella PA". L’incontro, aperto dalla rettrice Marina Brambilla, ha voluto offrire, percorsi e visioni per accompagnare le nuove generazioni nell’ingresso nella Pubblica Amministrazione, con interventi istituzionali e testimonianze professionali. Saranno presentate le opportunità del portale inPA e casi concreti di esperienza nella PA, creando un dialogo tra istituzioni, esperti e giovani interessati a intraprendere un percorso di carriera pubblica.
Infine, dal 13 al 24 ottobre, le aziende e gli studi legali avranno la possibilità di svolgere online i colloqui con i candidati e le candidate selezionati.
Nei Materiali allegati il programma del convegno del 9 ottobre.
Focus: lo scenario occupazionale
Dall’ultimo Rapporto Almalaurea sul profilo e sulla condizione dei laureati, presentato a giugno 2025, è emerso un quadro positivo sui dati occupazionali dell’Università Statale di Milano: il 78% dei laureati con un titolo triennale e il 79,6%, dei laureati a ciclo unico o con laurea magistrale ha trovato lavoro a un anno dalla laurea, superando le rispettive medie nazionali del 74,1% e del 75%.
Per i laureati triennali (mai iscritti a un corso successivo) il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è del 78% (il tasso nazionale è del 74,1%), mentre quello di disoccupazione è del 6,7%. Il contratto di lavoro è a tempo indeterminato per il 33,6%, determinato per il 24,1%, mentre un 14% svolge attività in proprio. La retribuzione in media è di 1.425 euro mensili netti (mentre la retribuzione media nazionale è di 1.385€). Per i laureati di secondo livello a un anno dalla laurea l’occupazione è del 79,6% (media nazionale il 75%). Di questi il 22,1% degli occupati può contare su un contratto a tempo indeterminato, il 22,1% a tempo determinato e un 9,1% svolge un’attività in proprio. La retribuzione è in media di 1.436€ mensili netti: 1.413euro per i magistrali biennali e 1.495 euro per i magistrali a ciclo unico (nazionale 1.432 euro). A cinque anni dalla laurea di secondo livello il tasso di occupazione sale all’ 88,3% (media nazionale 88,2 %). I contratti a tempo indeterminato sono il 50%, a tempo determinato il 13,3%, mentre a svolgere un’attività in proprio è il 16,4%. Sale anche la retribuzione media, arrivando a 1.792€ mensili netti: 1.724 euro per i magistrali biennali e 1.906 euro per i magistrali a ciclo unico (1.768 euro la media nazionale). Il 63,9% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 33,6% nel pubblico; il 2,4% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe l’82,0%, mentre l’industria accoglie il 16,2% degli occupati; 1,5% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.
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