Un momento dello spettacolo "Bum ha i piedi bruciati"
Arriva nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, il 26 ottobre, alle ore 20.30, il monologo teatrale "Bum ha i piedi bruciati", scritto, diretto e interpretato da Dario Leone, attore, doppiatore e speaker italiano, dedicato a Giovanni Falcone. Lo spettacolo, già in scena a Milano, con grande successo, al Teatro Franco Parenti, rientra tra le iniziative di UNIMI Connect, il programma di public engagement della Statale e si inserisce all’interno del progetto “Organizziamoci contro la criminalità organizzata”, coordinato da Fabio Basile, docente di Diritto Penale e coordinatore del Dottorato di ricerca in Studi sulla Criminalità organizzata dell’Università Statale.
Ad aprire la serata interverranno, oltre al professor Fabio Basile, Marina Carini, prorettrice delegato a Terza Missione, Attività culturali e Impatto sociale, Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia della Criminalità organizzata, presidente del comitato Antimafia del Comune di Milano, Giuliano Turone, magistrato e Lucilla Andreucci, Associazione Libera.
Bum ha i piedi bruciati, da alcuni anni gira l’Italia e l’Europa per contribuire alla diffusione della cultura della legalità, e si è guadagnato il patrocinio della Fondazione Falcone di Palermo, presieduta da Maria Falcone, sorella del magistrato.
Falcone era una persona allegra, ironica, innamorata della vita e della libertà, ed è questo che lo spettacolo di Leone, liberamente ispirato al libro di Luigi Garlando "Per questo mi chiamo Giovanni", mette più in luce, con delicatezza e profondità, raccontando gli aspetti più intimi e quotidiani della vita di Falcone, facendoci conoscere l’uomo prima del magistrato, con una chiave di lettura empatica, coinvolgente, rivolta a un pubblico di tutte le età: agli adulti, che si troveranno a scoprire particolari sconosciuti e ai più giovani che potranno conoscere i momenti che hanno portato a uno degli avvenimenti più drammatici nella storia del nostro paese.
La vicenda è narrata attraverso gli occhi di un giovane padre palermitano, un piccolo negoziante il cui vissuto personale, la nascita del figlio, il lavoro in negozio, l’impotenza e lo sconforto di fronte al dilagare della criminalità organizzata che lui vede diffondersi lenta e silenziosa, inevitabilmente si intreccia agli episodi più eclatanti della vita del magistrato. Bum è un orango di peluche, il giocattolo preferito del figlio: per suo tramite, la storia inizia e si snoda alternando leggerezza e profondità, senza rinunciare a sorridere.
Ingresso gratuito con obbligo di registrazione online.
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