Pubblicato il: 21/06/2023
Un dettaglio della locandina della mostra fotografica

Un dettaglio della locandina della mostra fotografica

In Italia sono circa 200 gli eremiti riconosciuti da un vescovo o da un ordine religioso. A loro è dedicata la mostra “La via dell’Esychia”, nata da un’idea di Eliana Gagliardoni e che sarà allestita nello spazio antistante all’Aula Magna dell’Università Statale di Milano (via Festa del Perdono 7) dal 26 giugno all’1 luglio. 

La mostra fotografica sarà inaugurata con un incontro in programma il 26 giugno, alle ore 11, nella Sala Malliani dell’Università Statale, in via Festa del Perdono 7, a cui interverranno, con l’autrice Eliana Gagliardoni, Marina Benedetti, docente Storia del cristianesimo e delle chiese, Gianni Borsa (presidente Azione Cattolica Ambrosiana), Paolo Danuvola (Cooperativa IN DIALOGO). Parteciperanno alcuni degli eremiti protagonisti dell’esposizione.

La mostra si compone di 36 immagini che ritraggono 12 eremiti in un simbolico viaggio itinerante in Italia. Un racconto che mette al centro la scelta di chi  vive nella solitudine e nel silenzio. L’eremita, però, è oggi una figura in parte diversa da quella dell’immaginario collettivo: si tratta di persone che, in molti casi, rappresentano un punto di riferimento per i tanti visitatori che li raggiungono nei loro eremi.
 Da questi incontri nascono così relazioni e scaturiscono momenti di confronto e crescita, occasioni di dialogo e di meditazione. La mostra diventa così l’occasione per riflettere sul ritmo della città e il modo di vivere di oggi e trarre spunti da coloro che hanno scelto l’esichia che in greco significa “immobilità, riposo, quiete, silenzio”. 

L’iniziativa ha avuto il patrocinio e il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Con il Sud, Azione Cattolica di Milano. Si tratta di un progetto realizzato grazie alla Cooperativa IN DIALOGO, che ha coordinato le attività che oltre alla mostra prevedono anche una pubblicazione e una repository sul sito internet dedicato. Alla pubblicazione hanno contribuito anche Arnoldo Mosca Mondadori, scrittore e presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, e Marco Tarquinio, giornalista, ex direttore del quotidiano Avvenire.