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L'inaugurazione della mostra nella Ghiacciaia, all'interno della Biblioteca di Filosofia
È stata inaugurata il 10 ottobre nella Ghiacciaia, lo spazio archeologico della Biblioteca di Filosofia, nella sede centrale di via Festa del Perdono 7, la mostra Raffaella Rigobello | Milano Pomeriggio Sabato che presenta le immagini scattate in più di trent’anni dalla fotografa milanese Raffaella Rigobello, scomparsa nel 2021. La mostra è visitabile dall'11 al 28 ottobre dalle ore 9 alle ore 18.
Le fotografie sono state selezionate, a partire da marzo scorso, dalle donne del Progetto Casina, spazio di relazione attivo nel carcere dal 1991, nell’ambito del laboratorio che si è tenuto ogni sabato pomeriggio nella biblioteca della Sezione femminile di San Vittore che ha coinvolto studentesse e studenti dell’Ateneo ed è stato coordinato da Giorgio Zanchetti, docente di Storia dell’Arte del dipartimento di Beni culturali e ambientali in collaborazione con il Progetto Carcere della Statale, di cui è referente il professor Stefano Simonetta.
“Studenti, tutor e docenti del Progetto Carcere della Statale - spiega Giorgio Zanchetti - hanno già preso parte alla presentazione della mostra all'interno della Casa Circondariale di San Vittore incontrando le donne del Progetto Casina, i volontari e gli educatori. Questa volta, invece, siamo noi ad accogliere in Statale alcune delle donne recluse attive nel Progetto Casina. L'intento è di sostenere con la nostra partecipazione e di rendere visibile all'esterno del carcere questa iniziativa culturale nata per iniziativa delle donne della Sezione femminile di San Vittore".
"Questa mostra - commenta Stefano Simonetta - rientra nel novero delle attività culturali che rappresentano uno degli elementi qualificanti del Progetto Carcere dell’Ateneo sin dalla sua nascita, nel 2015, accanto all’offerta formativa specificatamente rivolta agli istituti penitenziari e al supporto allo studio degli studenti ristretti fornito dalla rete dei tutor".
Il Progetto Casina, avviato nel 1991 da Antonella Ortelli, Silvia Truppi e Carla Vendrami (con la collaborazione di Aldo Rocco e Luca Quartana), presso la Sezione femminile del carcere di San Vittore a Milano, si è proposto fin dall’inizio di costituire un originale spazio di relazione che coinvolgesse senza distinzioni di ruolo gli artisti promotori e le donne partecipanti. Il Progetto è così un insieme di tanti elementi, artistici, umani e istituzionali strettamente collegati nella loro complessità.
Contatti
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Stefano Simonetta
Dipartimento di Filosofia Piero Martinetti -
Giorgio Zanchetti
Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali0250332015
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