Pubblicato il: 05/09/2019
L'area di scavo di Terramara Santa Rosa di Poviglio

L'area di scavo di Terramara Santa Rosa di Poviglio

Si è conclusa la 36° stagione di scavo archeologico, scientifico e didattico della Terramara Santa Rosa di Poviglio, in provincia di Reggio Emilia, condotta dal team dell’Università Statale di Milano che finanzia il progetto in collaborazione con il Comune di Poviglio e su autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Gli ultimi scavi condotti dal gruppo di ricercatori della Statale, guidati da Andrea Zerboni e Mauro Cremaschi del dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio”, hanno riguardato l’esplorazione di un ponte monumentale che collegava i due nuclei del villaggio e che permette di identificare nel villaggio piccolo il centro fortificato – l’acropoli – dell’insediamento.
 

La punta di lancia ovale rinvenuta sul sito

La punta di lancia ovale rinvenuta sul sito

Sono emersi, inoltre, aspetti interessanti riguardanti un momento altrettanto importante della storia della civiltà terramaricola: sono, infatti, state portate alla luce evidenze del primissimo insediamento, il cuore del villaggio di Santa Rosa, il cui studio permetterà di capire come si sia evoluto il modello insediativo. Lo scavo, infine, ha restituito un numero impressionate di oggetti in bronzo tra cui una rara punta di lancia ovale pressoché completa.

La Terramara Santa Rosa è un sito dell’Età del Bronzo (abitato tra circa 3.600 e 3.200 anni fa) di fondamentale importanza per l’archeologica europea. Grazie all’esplorazione capillare di varie parti del villaggio e all’approccio multidisciplinare che coniuga archeologia, geoarcheologia, archeobotanica, archeozoologia e archeometria, la campagna di scavi ha permesso, infatti, di chiarire la vita in quella specifica fase della protostoria, interpretando uno dei grandi misteri dell’archeologia italiana: la scomparsa della civiltà terramaricola.

 

Terramara Santa Rosa: conclusa la stagione di scavi del team della Statale

L'area di scavo di Terramara Santa Rosa di Poviglio

 Le terramare erano insediamenti agricoli estremamente diffusi nella Pianura Padana centrale, ma del tutto abbandonati nell’arco di una generazione. Gli scavi di Santa Rosa e lo studio dei pollini rinvenuti nelle sezioni stratigrafiche hanno evidenziato due fattori che hanno contribuito al collasso della società terramaricola: i sedimenti raccontano, infatti, di un progressivo diminuire delle risorse idriche, mentre lo studio dei pollini sottolinea uno sfruttamento agricolo sempre più intenso della pianura. L’incremento demografico e uso non responsabile delle risorse naturali in una fase di crisi climatica hanno portato così alla drammatica scomparsa della cultura delle Terramare.

 

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