Pubblicato il: 01/10/2018
Polo di Lodi_aule

Futuristici spazi al polo di Veterinaria di Lodi - Foto di Andrea Serra - Studio Pession, 2018

Dopo l'inaugurazione, avvenuta a luglio 2018, del nuovo Ospedale Veterinario per Piccoli Animali, è la volta della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università Statale di Milano che con tutti i corsi di laurea, studenti e docenti lascia via Celoria per iniziare a Lodi le proprie attività dal 1° ottobre: una nuova popolazione di circa 2.400 persone tra studenti e personale docente e non docente.

Il nuovo Campus universitario di Lodi, progettato dall'Archistar Giapponese Kengo Kuma, conclude la realizzazione di un cluster nel settore veterinario, zootecnico e agroalimentare tra i più avanzati a livello nazionale e internazionale. La nuova struttura occupa una superficie coperta di circa 20 mila m², di cui 13 mila per studi, laboratori di ricerca e locali di supporto e 7.300 per aule, biblioteca e servizi generali.

Le aule didattiche del Polo di Lodi sono dotate di innovativi sistemi di domotica – per il controllo semplificato e la gestione centralizzata dell'illuminazione, dei dispositivi e degli apparati tecnologici installati – di schermi con funzioni touchscreen, strumenti BYOD (Bring Your Own Device) per la condivisione e fruizione wireless, collettiva e individuale, dei contenuti didattici, apparati per la videoregistrazione di lezioni d'aula e per il collegamento in audio-video tra più aule (room-combining). Studenti e docenti potranno anche usufruire di un'aula polifunzionale dotata di arredo versatile – per assicurare configurazioni d'uso differenti in base a stili di insegnamento e apprendimento multimodali – di schermi con funzioni touchscreen e di strumenti per l'interazione collaborativa tra gruppi di apprendimento.

Negli spazi comuni è presente una rete di monitor e videowall che potranno diffondere informazioni logistiche sulle attività del Polo, contenuti multimediali a carattere didattico e scientifico e avvisi provenienti da feed di interesse generale.

In linea con la filosofia che caratterizza il lavoro di Kengo Kuma, fondata sul rispetto e la valorizzazione del paesaggio culturale e naturale esistente, il contesto agricolo del Campus è stato scelto come elemento fondamentale del progetto, allo scopo di creare un forte legame con il paesaggio della campagna lodigiana. La Roggia Bertonica, che attraversa il sito trasversalmente, diviene così il "centro" del complesso e definisce in modo chiaro e inequivocabile lo stretto rapporto tra luogo e costruzione. L'edificio è stato progettato "aperto", rivolto alla natura, in modo da diventare parte intrinseca del contesto circostante.

Il complesso che ha ospitato la Facoltà di Medicina Veterinaria a Città Studi sarà oggetto di un intervento di riqualificazione per il quale è già stato stanziato un importante contributo dal Consiglio di amministrazione, per consentire il trasferimento nella sede di via Celoria delle attività facenti capo alle discipline artistiche, oggi ospitate in via Noto, nonché il museo dedicato alla scienza per i diritti umani.