Pubblicato il: 17/02/2025
Prima riunione del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Leads sull’equità di genere della leadership nel settore sanità.

Prima riunione del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Leads sull’equità di genere della leadership nel settore sanità.

Le donne costituiscono una colonna portante della sanità globale, rappresentando il 67% della forza lavoro. Solo il 25% di queste raggiunge però posizioni di leadership (WHO, Women in Global Health Policy Report - the State of Women and Leadership in Global Health 2023). Il gender gap è ancora più evidente in Italia, ultima in Europa per parità di genere nel lavoro (EIGE, 2024). Il quadro si conferma nel Servizio Sanitario Nazionale: pur rappresentando il 70% della forza lavoro, le donne ricoprono ruoli apicali solo nel 36% dei casi. Anche tra i medici, il divario persiste: il 55% è donna, ma solo il 33% arriva ai vertici (MEF, Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato 2022). Numeri, questi, che evidenziano un sistema ancora sbilanciato e l’urgenza di azioni concrete per colmare il gap

Da queste premesse nasce la partnership tra LeadsAssociazione Donne Leader in Sanità e l’Università degli Studi di Milano che dà avvio all’Ossevatorio sull’equità di genere della leadership nel settore sanità. L’Osservatorio, presentato oggi durante la prima riunione del Comitato Scientifico, avvierà attività di ricerca e comunicazione per monitorare e promuovere la parità di genere nelle leadership del settore Health & Life Sciences, sia pubblico che privato. I risultati guideranno lo sviluppo di iniziative concrete per aziende del settore e istituzioni, identificando best practices e formulando proposte per i policy makers, con l’obiettivo di garantire maggiore accesso alle posizioni apicali per il genere meno rappresentato.

L’Osservatorio ha tra i suoi principali strumenti la raccolta e l’analisi dei dati sull’occupazione, che verranno elaborati per il calcolo del Gender Leadership Index in Health. Esso si fonda sul concetto di equi-rappresentanza della leadership, che va oltre la mera ricognizione – pur importante di quante siano le figure di leader nel settore, ma le rapporta alla composizione di genere del settore. L’interpretazione dei risultati sarà supportata dallo svolgimento di focus groups e da survey che consentiranno una più approfondita e completa conoscenza del fenomeno”, ha spiegato Marina D’Artibale, Membro del Consiglio Direttivo di Leads e Co-direttrice dell’Osservatorio, Vice President Capgemini Invent.

L'Osservatorio si propone infatti come punto d’osservazione privilegiato sul fenomeno dell'equità di genere nella leadership sanitaria, monitorandolo nel tempo per offrire una visione chiara e aggiornata. Tra gli obiettivi vi è stimolare una maggiore consapevolezza della tematica, alimentare il dibattito scientifico, aziendale e politico.

L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di impostare un sistema di monitoraggio dell’equità di genere nelle posizioni di leadership nel settore sanitario, coinvolgendo sia aziende pubbliche che private. Attraverso dati open e raccolti ad hoc attraverso survey, con l’integrazione di strumenti qualitativi, l’Osservatorio intende identificare e diffondere «best practices» e formulare proposte per i policy makers che abilitino un maggiore accesso del genere meno rappresentato a posizioni di leadership. L’Osservatorio promuoverà anche azioni di empowerment e networking, nonché una capillare azione di comunicazione e awareness nei confronti non solo degli “addetti ai lavori” ma anche della società civile. Per raggiungere questi obiettivi, lavoreremo a stretto contatto con aziende, istituzioni e professionisti del settore sanitario per promuovere una cultura volta ad un accesso equo e inclusivo a posizioni di leadership”, ha aggiunto Marta Marsilio, Professoressa Ordinaria di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Milano, Socia Leads e Co-direttrice dell’Osservatorio.

In questo sarà fondamentale la guida scientifica dell’Università degli Studi di Milano, quale motore economico e culturale per il territorio, attraverso la promozione del dialogo con i cittadini, il sistema economico e le istituzioni pubbliche e private circostanti.

“La difficoltà delle donne di raggiungere ruoli apicali non riguarda solo l’ambito sanitario e va affrontata con politiche di conciliazione vita e lavoro più incisive, che supportino efficacemente le donne nelle fasi più delicate della loro vita. Questo Osservatorio, che siamo molto felici di avviare oggi in Statale e che fa riferimento a competenze transdisciplinari indispensabili all’analisi di un contesto ad alta complessità come il mondo sanitario, svolgerà un’azione di monitoraggio indispensabile per comprendere la dimensione del fenomeno della sotto rappresentazione delle donne nel management dell’area salute e potrà avere la necessaria autorevolezza per portare proposte alle istituzioni e al decisore politico”, ha concluso la Rettrice Marina Brambilla.

L’Osservatorio si avvale del contributo del Comitato Scientifico composto da rappresentanti dei diversi stakeholder del settore sanitario (enti ed istituzioni pubbliche, associazioni professionali, associazioni di categorie, società scientifiche): prof.ssa Lucetta Scaraffia (Presidente del Comitato), dott. Guido Beccagutti (Confindustria - Dispositivi Medici), Magnifica Rettrice prof.ssa Marina Brambilla (Università degli Studi di Milano), dott. Guido Carpani (FOFI), prof.ssa Maria Elisa D’Amico (Università degli Studi di Milano), dott.ssa Enrica Giorgetti (Farmindustria), dott. Giovanni Leonardi (Ministero della Salute), prof.ssa Concetta Liberatore (ANAAO Toscana), dott.ssa Mariella Mainolfi (Ministero della Salute), dott.ssa Barbara Mangiacavalli (FNOPI), dott. Giovanni Migliore (FIASO), dott. Gabriele Pelissero (AIOP), dott.ssa Patrizia Ravaioli (Leads), prof. Maurizio Simmaco (AOU Sant’Andrea), dott.ssa Paola Testori Coggi (Leads).

Inoltre, l’Osservatorio è sostenuto da un Advisory Board, composto da rappresentanti di aziende che hanno deciso di sostenere incondizionatamente l’Osservatorio. Le aziende che sostengono incondizionatamente l’Osservatorio sono: Beckton Dickinson Italia, Boehringer Ingelheim Italia, Farmindustria, Indicon, Lundbeck Italia, Medtronic Italia, Sanofi, Takeda Italia, UCB Pharma, e Zambon Italia.