Pubblicato il: 27/05/2021
Le insegne fotografate dagli studenti per il progetto  “Caratteri di Città” 

Le insegne fotografate dagli studenti per il progetto “Caratteri di Città” 

Il legame tra grafica e spazio urbano è il tema al centro del progetto “Caratteri di Città”  realizzato dagli studenti del corso di Produzione artistica e società industriale, insegnamento del corso di laurea magistrale in Storia e Critica dell’arte,  sotto la guida di Paolo Rusconi, docente del dipartimento di Beni Culturali e Ambientali

Insegne di negozi, cinema e locali notturni, scritte spontanee e slogan sui muri sono stati passati “sotto la lente” degli studenti a cui è stato chiesto – anche con il lancio di un ‘video promo’ - di individuare un’insegna, un’iscrizione una scritta urbana, fotografarla e redigere un breve testo. Ne sono state raccolte di vario tipo e da luoghi e città differenti. “L’idea originaria – spiega Paolo Rusconi è stata quella di dedicare una riflessione allo studio dei fenomeni grafici e di come abbiano avuto e abbiano ancora una intima correlazione con gli spazi urbani. Quest’ultimi, infatti, nella modernità, sono stati un campo di conquista e di occupazione della scrittura che ne ha pervaso strade e piazze. Questa sorta di alfabeto irregolare è il soggetto descritto nelle schede redatte dagli studenti del corso che hanno dato rilievo non solo ad una analisi dettagliata del lettering ma anche a originali brevi racconti di contesto”.

Le insegne fotografate dagli studenti per il progetto  “Caratteri di Città” 

Le insegne fotografate dagli studenti per il progetto “Caratteri di Città” 

Un percorso con anche un altro significato che fa da ‘contraltare’ rispetto al progetto in cui erano stati coinvolti gli studenti lo scorso anno, durante il primo lockdown. Allora, infatti, erano stati invitati a partecipare al progetto “Gli oggetti di casa nostra” che consisteva nel raccontare, attraverso dati tecnici e considerazioni personali, un oggetto dello spazio domestico. Quest’anno, invece, il “campo” di studio sono state strade e spazi pubblici con la suggestione, come spiega il prof. Rusconi, di “ritornare a spostarsi, riprendere il tracciato abituale dei movimenti, esercitare la flânerie per riconquistare la familiarità con gli spazi urbani, riavviare i processi di interazione con i luoghi percorsi nella quotidianità, riconoscere, per così dire “i nostri punti topografici”, decifrare la “città-testo”.

Il lavoro che ha visto il contributo di quaranta studenti e la collaborazione con Anonima Impressori di Bologna, uscirà nel prossimo numero di NOTOOTTO, il report periodico digitale sulle attività del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, grazie all’elaborazione grafica e delle immagini di Valentino Albini.

 

 

Contatti