Pubblicato il: 20/06/2022
Immagine tratta da Pixabay

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Con tutti i suoi Dipartimenti coinvolti, i 23 corsi universitari frequentati e i 127 studenti ristretti iscritti che costituiscono oltre il 10% del totale nazionale (1.246), l’Università degli Studi di Milano è il primo Ateneo italiano per numero di studenti ristretti iscritti ai propri corsi.

I dati sono stati resi pubblici nell’ambito dei lavori dell’assemblea annuale della CNUPP - Conferenza nazionale dei Poli universitari penitenziari, che si è appena tenuta presso l’Università di Padova, nell’ambito dell’ultimo monitoraggio sulle attività dei Poli Penitenziari, relativo all’anno accademico 2021/22. 

L’Università Statale di Milano, che aderisce alla Conferenza, è impegnata da tempo sul tema del diritto allo studio in carcere: da sette anni, infatti, l’Ateneo è coinvolto presso le case di reclusione di Milano- Opera, e Milano-Bollate, Pavia, Vigevano e Monza.

 Stefano Simonetta, docente di Storia della Filosofia e referente di Ateneo per il sostegno allo studio universitario delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, spiega: I dati che riguardano in particolare il nostro Ateneo, il cui Polo è nato alla fine del 2015, ci riempiono di soddisfazione: grazie all’impegno di tutte le componenti attive nel nostro Progetto carcere – soprattutto allo straordinario lavoro svolto dalle centinaia di studentesse e studenti del nostro Ateneo che si sono impegnati nel ruolo di tutor – la Statale risulta nettamente l’Università italiana con il più alto numero di studenti ristretti e il maggior numero di Dipartimenti coinvolti”. 

I tutor attualmente attivi nei diversi istituti penitenziari sono 107 (55 a Bollate, 47 a Opera, 5 a Pavia). Il loro ruolo risulta fondamentale nella traduzione pratica del diritto allo studio, poiché ovvia alla maggior parte delle limitazioni che caratterizzano la condizione detentiva: supportano infatti gli studenti ristretti in ogni fase del loro percorso accademico, aiutandoli nella costruzione di un metodo di studio efficace, affiancandoli nella preparazione degli esami e occupandosi della gestione dei materiali didattici tra carcere e Biblioteche di Ateneo.

 Tra le prossime iniziative, gli Open day negli istituti penitenziari cittadini (giovedì 16 giugno a Milano-Bollate, martedì 5 luglio a Milano-Opera), preludio alle nuove immatricolazioni e a nuova offerta didattica nelle carceri che per l’a.a. 2022-2023 vede un ciclo di lezioni dal titolo Per una antropologia del "come se": finzione, invenzione e rappresentazione e uno dal titolo Parlare, immaginare, scrivere all’interno del carcere. Il Tempo, nel linguaggio, nel mito, nella letteratura, nell’arte tra i 7 corsi proposti agli studenti ristretti, per rendere sempre più concreto l’esercizio del diritto allo studio per le persone private della libertà.                                           

Link alla pagina del portale unimi.it dedicata al Progetto Carcere

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