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I detenuti lombardi iscritti all’Università saranno esentati dal pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio, pari a 140 euro. Una misura di cui potranno beneficiare i circa 250 studenti ristretti che seguono un corso di laurea in uno degli Atenei della Lombardia, oltreché indirettamente le amministrazioni universitarie e penitenziarie per la semplificazione del procedimento di iscrizione e rinnovo, complesso all'interno degli istituti di detenzione. E’ quanto prevede un emendamento approvato dal Consiglio regionale della Lombardia nell’ambito della sessione di bilancio che ha impegnato l’Aula consiliare nei giorni scorsi.
L’esenzione dal pagamento della tassa regionale è una delle prime proposte del neonato Osservatorio italiano sul diritto allo studio in carcere costituito all’Università Statale di Milano con l’obiettivo di garantire il coinvolgimento attivo degli studenti detenuti, facendo emergere le loro proposte ed esigenze. La proposta è stata raccolta dal consigliere regionale Michele Usuelli che ha presentato l’emendamento approvato dall’Aula.
“Esprimo grande soddisfazione per questa decisione del Consiglio Regionale, che considero al contempo il primo importante risultato del nostro Osservatorio per il Diritto allo Studio in carcere e un riconoscimento del valore sociale dei percorsi formativi che offriamo agli studenti detenuti", ha commentato Marina Brambilla, direttrice dell'Osservatorio e prorettrice ai Servizi per la Didattica e agli Studenti dell’Ateneo.
Sul diritto allo studio in carcere l’Università Statale di Milano è da tempo impegnata con il “Progetto Carcere”, di cui è referente il professor Stefano Simonetta e che vede coinvolti tutti i dipartimenti della Statale: sono 34, infatti, i corsi universitari frequentati e oltre 150 gli studenti ristretti iscritti, che costituiscono oltre il 15% del totale nazionale.
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