Pubblicato il: 12/07/2019
L'ingresso della mostra "Genio e Impresa" a palazzo Lombardia

L'ingresso della mostra "Genio e Impresa" a palazzo Lombardia

Il laboratorio di Food Packaging (Packlab) del dipartimento di Scienze per gli Alimenti la Nutrizione, l'Ambiente e COMPLEXDATA, spin-off  del Centro per la Complessità e i Biosistemi (CC&B) dell'Università Statale riconosciuti come esempi di innovazione “al servizio” delle imprese fanno parte dei 30 racconti di impresa di cui si compone la mostra Genio e Impresa. Da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni”, inaugurata a Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia, e aperta, con ingresso gratuito, fino al 15 settembre.

Promossa da Assolombarda in collaborazione con Regione e Consiglio regionale della Lombardia, la mostra multimediale nasce con l’obiettivo di raccontare storie di innovazione sulle orme di quello che fu il rapporto tra Leonardo Da Vinci e Ludovico il Moro, come archetipo della relazione tra “genio”, con competenze tecniche, e imprenditore, con competenze manageriali.

Il professor Luciano Piergiovanni con le figlie di Giovanni Ferrari - Foto Assolombarda

Il professor Luciano Piergiovanni con le figlie di Giovanni Ferrari - Foto Assolombarda

Il Packlab, nato su iniziativa di Luciano Piergiovanni, docente di Scienze e Tecnologie alimentari in Statale, ha “segnato” la storia dei prodotti alimentari confezionati. Gli studi pionieristici sul confezionamento di alimenti in atmosfera modificata del professore Piergiovanni  incontrarono, infatti, a metà degli anni Ottanta, l’interesse di Giovanni Ferrari, titolare dell’azienda “Ferrari Giovanni Industria Casearia”. L’idea dell’imprenditore era quella di proporre ai consumatori il formaggio grattugiato, ma per farlo era importante trovare i modi corretti per il confezionamento e la conservazione dei prodotti. Per questo, Ferrari si rivolse al professor Piergiovanni. Nel 1987, l’imprenditore e lo “genio” organizzarono un importante convegno scientifico sul tema che aprì la strada alla collaborazione tra impresa e università e diede la spinta perché il Ministero della Sanità si attivasse e il Parlamento approvasse una nuova legge sul confezionamento degli alimenti, proprio a partire delle analisi condotte dal gruppo di ricerca del professor Piergiovanni. Ne nacque un connubio vincente tra “genio” e “impresa” destinato a incidere profondamente sulle abitudini dei consumatori italiani.

“Allora - racconta il professor Piergiovanni - occuparsi di packaging in Università era considerata un'attività tra il commerciale e il futile, non una scienza. Inoltre, il confezionamento era ammesso solo per poche tipologie di prodotti. Il Ministero della Sanità, infatti, temeva rischi per la salubrità. Riuscimmo con i nostri studi e le nostre analisi a dimostrare che era possibile, invece, ottenere prodotti confezionati perfettamente conservati”. Un lavoro, quello sul packaging dei prodotti che ancora oggi riveste grande importanza e impegna i ricercatori del PackLab. “La nuova frontiera - spiega Piergiovanni - non è più la tecnologia, quanto la scelta di materiali sostenibili per il confezionamento. Ancora oggi i materiali plastici danno maggiori garanzie sulla conservazione dei prodotti e la ricerca è quindi indirizzata verso nuovi materiali con sempre minor impatto sull’ambiente".

I docenti della Statale, Caterina La Porta e Stefano Zapperi

I docenti della Statale, Caterina La Porta e Stefano Zapperi

COMPLEXDATA nasce invece dalla “genialità” di Caterina La PortaStefano Zapperi, docenti, rispettivamente, dei dipartimenti di Scienze e Politiche ambientali e di Fisica “Aldo Pontremoli”. Si tratta dello spin-off  del Centro per la Complessità e i Biosistemi (CC&B) dell’Università Statale, nato per sviluppare soluzioni innovative nella gestione di set di dati di grandi dimensioni applicabili in vari campi della ricerca scientifica, dalla farmacologia alla medicina di precisione. Tra le applicazioni più importanti c’è ARIADNE, piattaforma altamente innovativa sviluppata da COMPLEXDATA nel corso del 2018 e capace di stimare il rischio di sviluppare un tumore secondario o metastasi utilizzando l’Intelligenza Artificiale. Per questo progetto lo spin-off ha anche vinto il premio  Startup 4.0” assegnato dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi nell’ambito di Start Cup Lombardia 2018. COMPLEXDATA, inoltre, è tra le startup selezionate, su un totale di 124 progetti candidati, per entrare a far parte di G-Factor, il nuovo incubatore-acceleratore per realtà imprenditoriali emergenti della Fondazione Golinelli di Bologna.

 

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