Pubblicato il: 12/12/2024
La storica immagine dei funerali per le vittime di piazza Fontana. Immagine dell'Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

La storica immagine dei funerali per le vittime di piazza Fontana. Immagine dell'Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

Si intitola “12 dicembre 1969, strage di Piazza di Fontana. La risposta” ed è un progetto di Fondazione ISEC - Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea con l’Archivio Flamigni, l’Associazione familiari delle vittime della Strage di piazza Fontana, l’Archivio del Lavoro, la Fondazione Roberto Franceschi e l'Archivio Storico Intesa Sanpaolo, del Servizio Civile Universale / Ente Capofila Parco Nord - AREA Parchi Lombardia e del Comune di Milano - Cittadella degli Archivi e con il patrocinio dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.

Il progetto, nell'ambito della Rete degli Archivi per Non Dimenticare, è stato realizzato per raccontare la risposta di Milano alla strage di cui ricorre il 55esimo anniversario. Il 12 dicembre 1969 una bomba esplode nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, causando 17 morti e 88 feriti. Un attentato nel cuore di Milano, a cui i cittadini risposero con una commossa partecipazione al dolore dei famigliari delle vittime e dei feriti e una dignitosa fermezza nella difesa della democrazia. Una reazione che trovò la sua “memorabile affermazione”, come ricorda la Fondazione ISEC, nei funerali delle vittime, che si svolsero il 15 dicembre 1969 in una piazza Duomo gremita di comuni cittadine e cittadini.

Il progetto è stato, quindi, avviato con l'intento di raccogliere le testimonianze di diverse persone che vissero da vicino gli eventi successivi all’attentato, rendendo un tributo di riconoscenza alle donne e agli uomini che non furono indifferenti di fronte ai pericoli e alle minacce incombenti sulla democrazia nel nostro Paese. 

Un lavoro di ricerca negli archivi, documentazione e interviste a cui ha contribuito anche l’Università Statale grazie all’accurato lavoro di Enrico Lawendel, studente magistrale di Scienze storiche in Statale, nel corso di un tirocinio svolto presso la Fondazione. 

Il tirocinio – spiega Enrico Lawendel nasce da una precedente collaborazione con ISEC per la digitalizzazione del loro patrimonio audiovisivo, e rientra in un interesse accademico più ampio per le fonti audiovisive per la storia. Innanzitutto i cinegiornali e le pellicole in bianco e nero conservate da archivi più "istituzionali" come le teche RAI o l'istituto LUCE, ma meritano sempre più attenzione anche le testimonianze personali che si stanno moltiplicando anche in rete e presentano sfide completamente nuove tanto per gli archivisti quanto per i ricercatori”.

Enrico Lawendel, in particolare, ha contribuito in prima persona a raccogliere le prime 10 testimonianze che compongono il progetto (Fortunato Zinni, Paolo Silva, Giorgio De Vecchi, Angelo Ferranti, Ardemia Oriani, Lella Brambilla, Alessandro Pollio Salimbeni, Pietrino Depalmas, Riccardo Bernardi e Cesare Ignazio Grampa). Il progetto è ancora in corso e sarà arricchito nel corso del 2025 con nuove interviste. 

"Al testimone – spiega Enrico Lawendel – è stato permesso di seguire il filo logico dei suoi pensieri e anche di divagare sugli argomenti ritenuti più importanti, in modo da catturare i suoi ricordi nella loro forma più grezza e inalterata. Per le stesse ragioni anche l'intervento di montaggio è stato minimo". 

 Alcuni estratti di queste interviste sono già disponibili sul canale YouTube di Fondazione ISEC, dove compongono un percorso di circa 40 minuti utilizzabile a scopo didattico, come materiale da proporre agli alunni delle scuole italiane. 

Una testimonianza diretta deve essere passata al vaglio di uno storico, come qualsiasi altra fonte, ma ha la particolarità di portare alla luce non solo opinioni personali, ma anche sensazioni più immediate impossibili da reperire altrove - aggiunge Enrico Lawendel -. Con i volontari di ISEC è stato preparato un percorso all'interno delle interviste composto da brevi estratti pensati per gli insegnanti di scuole superiori, come piccolo esempio di progetto di Public History basato sulla storia orale. In un futuro gli stessi documenti potranno essere utili ad un ricercatore che voglia dare un taglio più ‘microstorico’ al suo lavoro ma anche a documentaristi e divulgatori che vogliano portare il racconto della storia al di fuori dell'accademia”.

A completare le testimonianze, sono inoltre presenti alcuni documenti resi disponibili dalla Cittadella degli Archivi del Comune di Milano – su cui ha lavorato Enrico Lawendel, sia nell’esame dei documenti che nella loro selezione – , in particolare lettere e telegrammi indirizzati al sindaco della città Aldo Aniasi, che nel loro insieme testimoniano la commozione da cui fu attraversato il Paese all’indomani della strage e della trasmissione televisiva dei funerali in piazza Duomo, il 15 dicembre 1969.

Un esempio dei documenti è reperibile nei "Materiali allegati" alla news