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Un altro prestigioso riconoscimento all’elevata qualità della ricerca e della didattica dell’Università Statale di Milano arriva dall’Associazione Italiana di Cristallografia (AIC), che assegna il premio tesi di laurea magistrale 2022 in memoria di Fiorenzo Mazzi a Lisa Baratelli, Luca Sironi e Tommaso Battiston, neolaureati presso l’Ateneo milanese.
Fiorenzo Mazzi (Firenze, 1924 – Pavia, 2017) è stato un pioniere della moderna cristallografia mineralogica e un punto di riferimento di molti studiosi italiani e stranieri per le sue scoperte nell’ambito della struttura di materiali complessi. Il professor Mazzi è stato socio co-fondatore e primo presidente dell'Associazione Italiana di Cristallografia (AIC), che lo ricorda assegnando annualmente un premio nazionale per la miglior tesi di laurea magistrale in ambito cristallografico a neolaureati particolarmente meritevoli per il loro lavoro scientifico di alta qualità.
Lisa Bartelli
Lisa Baratelli, neolaureata magistrale in Scienze della Terra e attualmente dottoranda sempre in Statale, vince con una tesi dal titolo "Studio cristallochimico di arseniati e vanadati del supergruppo della brackebuschite provenienti dalla miniera della Valletta, Canosio, Val Maira (CN)".
Sotto la guida di Fernando Cámara Artigas, docente di Mineralogia, la dottoressa Baratelli con la sua tesi ha determinato struttura e composizione di arseniati e vanadati appartenenti al supergruppo della brackebuschite, provenienti dalla miniera della Valletta, nel comune di Canosio in provincia di Cuneo (Piemonte), analizzando il ruolo strutturale che gli elementi chimici hanno in questi minerali.
I minerali ricchi in arsenico sono di probabile origine idrotermale e si concentrano prevalentemente in vene di quarzo o calcite-rodocrosite, talvolta associati a barite, che attraversano quarziti e calcari, oppure lungo i piani di faglia. Si presentano normalmente in aggregati cristallini di colore variabile da arancio a bruno e lucentezza vitrea.
"In questa tesi abbiamo anche individuato un nuovo politipo di lombardoite e una nuova fase mineralogica appartenente al supergruppo della brackebuschite, denominata aldomarinoite, in onore del ricercatore e collezionista, nonché riscopritore della miniera della Valletta, Aldo Marino, e scritto anche la formula chimica ideale Sr2Mn3+(AsO4)2(OH). Il nuovo minerale è stato recentemente approvato dall'IMA (International Mineralogical Association)" – racconta Lisa Baratelli.
Luca Sironi
Luca Sironi, neolaureato magistrale in Scienze Chimiche, si è, infine, distinto con una tesi dal titolo "Combined Experimental and Computational Studies on Molecular Recognition among D-Glucose Molecules".
"Il D-glucosio è al tempo stesso un metabolita fondamentale per gli esseri viventi e una sostanza chimica strategica per le industrie agroalimentari e farmaceutiche" – afferma il dottor Sironi. "Si prevede che il mercato globale degli investimenti legati al glucosio, che già ammonta a circa 45 miliardi di USD/anno, aumenterà del 5% entro il 2028, in quanto le regolamentazioni in materia di sicurezza limiteranno sempre di più gli eccipienti artificiali ammessi in cibi, farmaci e cosmetici".
In particolare, in questo lavoro di tesi – condotto sotto la guida di Leonardo Lo Presti, docente di Chimica fisica – sono stati esplorati metodi innovativi di cristallizzazione del D-glucosio, anche sfruttando solventi non-convenzionali, che hanno portato alla scoperta di un nuovo solvato di acetonitrile dell'anomero beta. Allo stesso tempo, attraverso esperimenti di diffrazione di raggi X su cristallo singolo a bassa temperatura (90 K), la più comune forma alpha è stata caratterizzata per la prima volta ad alta risoluzione (0.46 Å), ottenendo informazioni su un possibile disordine anomerico mai riportato in precedenza. Infine, l'anomero è stato investigato a livello chimico-fisico tramite lo studio sperimentale della distribuzione della densità elettronica, che ha consentito di quantificare la forza relativa dei legami a idrogeno nel reticolo cristallino, gettando nuova luce sulla natura delle forze coesive nel cristallo.
Tommaso Battiston
Tommaso Battiston, anche lui neolaureato magistrale in Scienze della Terra e attualmente dottorando in Statale, si è invece distinto con una tesi dal titolo "Comportamento in condizioni non ambientali della kurnakovite (MgB3O3(OH)5·5H2O): uno dei principali borati a uso industriale".
"I borati sono minerali oggetto di rilevante interesse economico (dal 2014 parte della lista delle Critical Raw Material per l'economia europea) in quanto principali minerali utilizzati per l'estrazione del boro" – ci spiega Tommaso Battiston, che ha condotto la sua tesi guidato da G. Diego Gatta, docente di Mineralogia Applicata e Georisorse. "Le numerose proprietà associate all'elemento lo rendono una risorsa chiave nell'industria dei vetri, delle ceramiche, dell'agricoltura e della metallurgia. Inoltre, l'elevata capacità di assorbimento di neutroni termici dell'isotopo 10B, attesta i borati come ottimi candidati naturali per lo sviluppo di boro-cementi in grado di schermare radiazioni".
Durante il lavoro di tesi, il dottor Battiston ha studiato il comportamento termo-elastico e compressionale della kurnakovite (MgB3O3(OH)5·5H2O), uno fra i principali borati utilizzati per l'estrazione del boro. "Attraverso indagini di diffrazione di raggi-X da cristallo singolo in luce di sincrotrone, condotti in condizioni non ambientali, fino a 13.65(5) GPa e in un intervallo di temperatura compreso fra 100(2) K e 393(2) K" – conclude Tommaso Battiston - è stato possibile determinarne la stabilità chimico-fisica al variare di temperatura e pressione e i relativi meccanismi di deformazione alla scala atomica, informazioni necessarie alla valutazione di un eventuale utilizzo come aggregati in matrici cementizie".
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