Pubblicato il: 14/05/2022
Un'immagine di Valerio Onida tratta dal sito oralex.eu

Un'immagine di Valerio Onida tratta dal sito oralex.eu

La comunità dell’Università Statale di Milano si unisce al ricordo di Valerio Onida, professore emerito di Diritto costituzionale dell’Ateneo e già giudice e presidente della Corte costituzionale, scomparso il 14 maggio. 

Laureato in Giurisprudenza all'Università Statale nel 1958, il professor Onida è stato docente di Diritto costituzionale presso l'Ateneo milanese dal 1983 al 2009, ricoprendo anche la carica di Garante degli Studenti dal 2013 al 2016.

Eletto giudice costituzionale dal Parlamento in seduta comune nel 1996, il 24 gennaio 2004 fu nominato presidente della Consulta, ruolo che ricoprì fino al 30 gennaio 2005. Nel corso della sua carriera, è stato anche presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti, del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura e della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII.

"Valerio Onida amava insegnare, ma soprattutto amava le sue studentesse e studenti, coinvolgendo in particolare quelli con maggiori difficoltà. E la sua dedizione per la componente studentesca lo aveva condotto a ricoprire anche la carica di Garante degli Studenti dal 2013 al 2016 - ricorda Marilisa D'Amico, prorettrice a Legalità, trasparenza e parità di diritti, docente di Diritto costituzionale e tra le più vicine collaboratrici e collaboratori del professor Onida in Statale. Precursore nel campo del diritto, già nel 1985 aveva istituito in Ateneo l'insegnamento di giustizia costituzionale, puntando sull'importanza di formare i futuri giuristi sui casi e sul diritto vivente. È stato fra i primi costituzionalisti a credere nella trasversalità delle discipline e nell'apporto del diritto europeo, introducendo anche un corso di perfezionamento sulle Corti sovranazionali. Sempre partecipe durante le campagne referendarie, aveva promosso e difeso il referendum elettorale del 1993, che cambiò per la prima volta le leggi elettorali in Italia, mentre si era schierato per il no al referendum costituzionale del 2016, seguito da tanti colleghi e soprattutto giovani".