La rivista Physical Review Applied pubblica uno studio del Centro della Complessità e dei Biosistemi dell'Università Statale di Milano che apre nuove prospettive nella diagnosi di malattie neurologiche - come Alzheimer e Parkinson - prima ancora che queste si manifestino.
Il gruppo di ricerca ha infatti ideato e validato un test preclinico in grado di determinare l'esatta quantità di aggregati anomali di proteine come il peptide beta-amiloide o la alfa-sinucleina considerati fattori chiave per lo sviluppo, rispettivamente, dell'Alzheimer e del Parkinson.
Una vasta categoria di malattie neurodegenerative tuttora incurabili è caratterizzata dall'anomala aggregazione di proteine e individuare la formazione di questi aggregati prima della comparsa dei sintomi della malattia - sebbene praticamente impossibile oggi, potrebbe invece in futuro diventare una strada percorribile.
"Questo è un importante esempio di un modello realizzato al computer che può fornire la base per lo sviluppo di un test clinico in grado di diagnosticare una malattia neurodegenerativa prima che essa si manifesti" - ha commentato Caterina La Porta, docente di Patologia generale in Statale e coordinatrice del gruppo di ricerca autore dello studio.
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Per informazioni
Università degli Studi di Milano
Centro della Complessità e dei Biosistemi
Prof.ssa Caterina La Porta
Tel. 02 503 14927
caterina.laporta@unimi.it
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