Pubblicato il: 05/10/2022
Immagine tratta dalla locandina del seminario

Immagine tratta dalla locandina del seminario

“Nino Besozzi: un attore milanese tra cinema e teatro” è il titolo del seminario del Centro Apice - Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale dell’Università Statale di Milano dedicato a Nino Besozzi (Milano, 1901-1971), attore teatrale e cinematografico,  di cui, dal 2020 il Centro Apice custodisce l’archivio completo. Articolato in 29 volumi ordinati cronologicamente, l’Archivio Besozzi permette di studiare attraverso le fonti dirette, documentarie, pubblicistiche e fotografiche, l’intera carriera dell’artista. Il seminario, in programma il 13 ottobre nella sede di via Noto 8 (aula K12,  ore 14.30) si propone, quindi, di offrire un percorso storico critico sull’attore, inserendo il suo operato nel contesto dello spettacolo italiano e milanese del Novecento, in un arco di tempo compreso tra gli anni Venti e gli anni Sessanta. Interverranno, tra gli altri, i docenti Mariagabriella Cambiaghi e Alberto Bentoglio, direttore e del dipartimento di Beni culturali e ambientali, e Raffaele De Berti.

Partendo dal primo dopoguerra , con l’esordio di Besozzi nel ruolo di “brillante” all’interno di formazioni prestigiose, quali la Compagnia Nazionale e quella diretta da Ruggero Ruggeri, il percorso si snoda tra teatro e cinema, mettendo in luce come, a partire dal 1931 con l’interpretazione in La segretaria privata, Besozzi conquisti una fama cinematografica che si riflette anche sull’attività teatrale di capocomico con il nome in ditta, spesso unito a quello di famosi attori dell’epoca, prima tra tutti Dina Galli.

In teatro, la sua fisionomia di attore comico e brillante, ricostruibile attraverso la documentazione in gran parte inedita, trova il suo culmine nella commedia Siamo tutti milanesi, scritta per lui da Arnaldo Fraccaroli nel 1952, e premiata da un enorme numero di recite.

Dagli anni Trenta, comunque, l’affetto del pubblico gli è garantito dal successo di numerose pellicole e dal costante impegno in ambito cinematografico. Il materiale archivistico consente di far luce sulle modalità di ricezione del suo lavoro presso la critica e il pubblico, e la ricca messe di foto di scena (raccolte in 8 volumi) costituisce di per sé un lungo cine-racconto visivo di backstage del cinema italiano, in particolare del genere commedia, di cui Besozzi fu un significativo rappresentante.

Nei Materiali allegati il programma con i relatori