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Uno degli erogatori dell'Università Statale di Milano
Arrivano i primi risultati del questionario del Progetto BeviMI sulle abitudini di consumo dell’acqua di rete e la gestione dei rifiuti di plastica in Università, che ha visto la partecipazione di circa 12 mila membri della comunità universitaria di Politecnico, Bicocca e Statale di Milano, partner del progetto insieme a CICMA.
Per quanto riguarda l’Università Statale, sono stati 4200 i partecipanti all’indagine, con dati che dimostrano una particolare attenzione al tema dell’uso dell’acqua di rete e conseguente risparmio di plastica.
Il 71% dei partecipanti dichiara, infatti, di bere acqua di rete in università, servendosi degli erogatori, delle case dell'acqua o dei lavandini, contro un 23% di “affezionati” all’acqua in bottiglia, mentre il 75% si sentirebbe più propenso all’uso dell’acqua di rete se fossero note le analisi dell’acqua erogata, dato questo già disponibile sul sito di MM, inserendo l’indirizzo della propria sede universitaria o del proprio domicilio.
Oltre ad aderire al Progetto BeviMI, l’Università Statale di Milano è impegnata, dal 2014, nell’implementazione del numero di casette dell’acqua ed erogatori a disposizione della propria comunità, che ha portato nel 2021, nonostante la fase pandemica, a un totale di 254 mila litri di acqua erogati, pari a un risparmio di 16.327,12 kg di CO2 risparmiati per la produzione di bottigliette PET.
“I primi risultati del questionario del Progetto BeviMI ci posizionano in linea con quelli degli altri due Atenei partner: Politecnico e Bicocca di Milano – commenta Stefano Bocchi, delegato al Progetto Minerva 2030. La Statale per la sostenibilità. Nonostante la pandemia da COVID, la nostra comunità universitaria continua a dimostrarsi disponibile a un cambiamento delle proprie abitudini nell’uso dell’acqua, anche grazie alle nostre azioni concrete a favore dell’aumento di disponibilità di casette, erogatori, oltre all’installazione dell’eco-compattatore a Città Studi, frutto della nostra partecipazione al Progetto BeviMi. Nei prossimi mesi, l’Ateneo proseguirà su questa via, con l’installazione di nuovi erogatori d’acqua presso le sue strutture e la distribuzione di altre sei mila borracce a studentesse e studenti”.
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