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Il taglio del nastro per l'inaugurazione della mostra con Anna Ascani, vicepresidente della Camera, la rettrice Marina Brambilla, la professoressa Michela Minesso ed Elena Lattuada, delegata del sindaco per le Pari Opportunità
Immagini inedite e documenti storici raccontano il cammino delle donne nelle istituzioni repubblicane, dal dopoguerra agli anni Novanta. La mostra “Deputate e Senatrici della Repubblica. Ruoli, tempi e azione delle donne in Parlamento (1948–1992)” restituisce voce e volto alle protagoniste di una storia spesso dimenticata, ma fondamentale per comprendere l’evoluzione della democrazia italiana.
Inaugurata oggi nel prestigioso Cortile del Settecento dell’Ateneo milanese, alla presenza della Rettrice Marina Brambilla, dell’onorevole Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei deputati, ed Elena Lattuada, Delegata del Sindaco di Milano alle Pari opportunità di genere, l’esposizione, ideata da Michela Minesso, ordinario di Storia delle Istituzioni politiche presso l’Università Statale, offre ai visitatori l’opportunità di esplorare, attraverso materiali inediti provenienti da archivi fotografici e documentari pubblici e privati – tra cui quelli della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e della Presidenza della Repubblica – alcuni tratti distintivi della presenza femminile in Parlamento. Tra questi, spicca la capacità delle parlamentari di costruire preziose convergenze al femminile spesso trasversali ai partiti politici, soprattutto su temi come cittadinanza e welfare.
La mostra racconta anche l’evoluzione dei ruoli e dell’azione istituzionale delle donne, che da ambiti ristretti, tradizionalmente associati alla “sensibilità femminile”, si vanno con il tempo estendendo all’intera sfera dell’attività legislativa, in parallelo alla crescita, seppur lenta, del numero delle elette alle Camere. Crescita che avviene soprattutto dagli anni Settanta con la trasformazione del ruolo della donna nella società italiana.
Il percorso espositivo si apre con le prime esperienze femminili nelle Assemblee rappresentative tra il 1945 e il 1947 – la Consulta Nazionale e l’Assemblea Costituente – dove emergono figure come Angela Maria Guidi e Angelina Merlin. Prosegue poi con protagoniste di rilievo quali Elisabetta Conci, delegata al Consiglio d’Europa, Angiola Minella, vicepresidente della Commissione permanente Igiene e Sanità sia alla Camera sia al Senato, Tina Anselmi, ministra del Lavoro, e Nilde Iotti, presidente della Camera dei Deputati. Tra le molte altre, si ricordano anche Rosa Jervolino, ministra per gli Affari Sociali, e Margherita Boniver, ministra per gli Italiani all’estero. In chiusura, le rappresentanti della stagione politica successiva: Emma Bonino, Livia Turco e Adriana Poli.

L'inaugurazione della mostra con Anna Ascani, vicepresidente della Camera, la rettrice Marina Brambilla, la professoressa Michela Minesso ed Elena Lattuada, delegata del sindaco per le Pari Opportunità
“La mostra dedicata alle donne parlamentari che si apre oggi alla Statale di Milano rappresenta un tributo doveroso alla determinazione e alla visione delle donne che hanno contribuito alla costruzione di una democrazia più inclusiva e rappresentativa, grazie al loro impegno politico e civile. Questa mostra racconta infatti non solo la storia delle donne nelle istituzioni, ma anche il percorso di emancipazione e partecipazione che ha reso possibile il loro ingresso nei luoghi decisionali del Paese. Celebrare quindi le donne parlamentari significa aggiungere un tassello ulteriore alla costruzione di un futuro in cui la voce delle donne deve continuare a essere protagonista della vita democratica”, ha commentato la Rettrice Marina Brambilla.
“Alle donne, in Italia, dobbiamo una stagione di riforme che hanno modificato la nostra società e hanno ampliato i diritti per tutti, garantendone l’esercizio a categorie o fasce della popolazione prima discriminate o emarginate. Questa esposizione ripercorre un cammino di importanti conquiste attraverso documenti inediti, esperienze e vissuti che concorrono a una comprensione più definita dell’impegno convinto delle donne per l'attuazione della nostra Carta costituzionale in ogni ambito del vivere civile. Ma la strada per la parità è ancora lunga. E se la parità è un miraggio lo è anche la democrazia effettiva. Permangono preoccupanti zone d’ombra se il tasso di occupazione degli uomini in Italia è pari al 70,4%, mentre quello delle donne è fermo al 52,5%. Se mancano asili nido, politiche familiari efficaci, servizi accessibili. Serve impegno per la consapevolezza, educare all’uguaglianza e al rispetto. E iniziative come queste – ospitate all’interno di un luogo di formazione – hanno un valore significativo”, ha dichiarato la Vicepresidente della Camera, Anna Ascani.
“Un altro importante segnale di attenzione al talento femminile, fatto di storie personali e di una storia collettiva che le parlamentari hanno saputo portare e rappresentare nella vita politica del Paese, in un percorso che lega i cambiamenti sociali intervenuti in anni di grande trasformazione –dal dopoguerra agli anni ’90- con la scrittura e riscrittura di leggi fondamentali per i diritti delle donne. E’ altresì importante che questa mostra si collochi in un cortile dell’Università Statale: luogo del sapere e della conoscenza, frequentato da giovani donne che possono anche così raccogliere il testimone di quanto è stato fatto e proiettarlo nel futuro”, ha commentato la delegata del Sindaco del Comune di Milano Elena Lattuada.
“La scelta del vostro prestigioso Ateneo di promuovere, attraverso un percorso documentario e iconografico, l’impegno delle deputate e senatrici della nostra storia repubblicana consentirà di far comprendere il metodo innovativo che ha caratterizzato la componente femminile durante la Costituente e nel corso dell’approvazione di alcune tra le più significative riforme della cosiddetta “Prima Repubblica”. A queste donne va il merito di aver contribuito alla crescita collettiva di tutte le donne, alla loro evoluzione, alla loro coscienza di essere protagoniste in ambiti cruciali come ad esempio i diritti civili, la sanità pubblica, l’istruzione, le politiche sociali, le pari opportunità. Regione Lombardia Vi ringrazia per aver onorato il dovere civile di coltivare la memoria e far rivivere la nostra Storia, sviluppando un pensiero critico che consente di far crescere l’intera comunità”, ha fatto sapere Elena Lucchini, Assessore Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità, Pari opportunità di Regione Lombardia nel saluto che ha inviato per l’inaugurazione.
“La mostra intreccia tre chiavi di lettura la storia nazionale e l’evoluzione della società italiana tra la seconda metà degli anni 40 e i primi anni ’90; l’andamento numerico della presenza femminile alla Camera e al Senato e il percorso di carriera delle parlamentari all’interno delle istituzioni rappresentative; i temi portati dalle donne al centro dell’azione legislativa e il loro cambiamento nel tempo in riferimento alle esigenze emerse nella società. Grafici, documenti d’archivio e immagini dal forte contenuto simbolico illustrano il percorso espositivo in cui vengono raccontate figure più note come Anselmi e Iotti insieme a parlamentari meno conosciute, e da riscoprire, per l’azione svolta nel Parlamento italiano”, conclude Michela Minesso.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 2 ottobre, con ingresso gratuito dalle 9:30 alle 17:30.
Il 15 ottobre alle ore 15.00 la mostra verrà inaugurata a Roma alla Camera dei Deputati (presso la Biblioteca "Nilde Iotti"), alla presenza della vicepresidente della Camera Anna Ascani, della Rettrice Marina Brambilla, della professoressa Michela Minesso e di numerose autorità istituzionali.
Contatti
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Michela Minesso
Dipartimento di Studi Storici
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