Pubblicato il: 07/07/2025
Nuove scoperte ad Assuan. Foto di Patrizia Piacentini.

Nuove scoperte ad Assuan. Foto di Patrizia Piacentini.

Continuano a emergere testimonianze straordinarie dal sito archeologico che circonda il Mausoleo dell’Aga Khan, sulla sponda occidentale del Nilo, ad Assuan. Durante la campagna 2025, la missione congiunta italo-egiziana EIMAWA (Egyptian-Italian Mission At West Aswan), guidata da Patrizia Piacentini, docente di egittologia all'Università Statale di Milano, e da Fahmy el-Amin, direttore generale dell'Ispettorato per le Antichità di Assuan, ha scoperto nuove tombe risalenti al periodo greco-romano.

Tra le più rilevanti, la tomba n. 38, scavata nella roccia a oltre due metri di profondità, ha restituito un sarcofago di calcare con iscrizioni geroglifiche e decorazioni pittoriche ancora visibili sul volto scolpito del defunto. 

"All'interno, su una banchina in pietra tagliata direttamente nella roccia, era stato deposto un sarcofago di calcare alto quasi due metri. Il coperchio, trovato rovesciato sul pavimento, è a forma umana: il viso, ancora truccato con labbra rosse e palpebre delineate di nero, è incorniciato da una parrucca decorata. Sul corpo sono incise due colonne di iscrizioni geroglifiche, contenenti invocazioni alle divinità locali di Elefantina/Assuan, oltre a nomi e titoli del proprietario della tomba e della sua famiglia", spiega Patrizia Piacentini.

Accanto a resti di offerte cerimoniali, sono stati rinvenuti numerosi individui mummificati – anche bambini – che verranno analizzati con TAC per ottenere dati su identità, salute e cause di morte, prima di essere ricollocati nella tomba restaurata durante la nuova campagna che inizierà alla fine di settembre 2025.

Sull’altopiano, altre tombe di epoca tolemaica (circa 332-31 a.C.) e riutilizzate in epoca romana (30 a.C. - 395 d.C.) suggeriscono una lunga frequentazione della necropoli, forse anche legata a eventi epidemici. Nella parte settentrionale del sito, all’interno di un antico uadi, è stata inoltre individuata una struttura destinata probabilmente a luogo di culto con offerte animali e vegetali, circondata da terrazze funerarie occupate dalla classe media locale per secoli.

"Nei pressi di questa struttura sono stati individuati, e parzialmente esplorati, più di dieci terrazzamenti con sepolture disposte in file sovrapposte. Queste tombe, scavate nella roccia, occupavano l'intero spazio delle due colline separate dallo uadi, seguendo i loro contorni naturali. I dati suggeriscono che la classe media di Assuan/Elefantina fu sepolta per diversi secoli in quest’area", specifica Patrizia Piacentini.

Il lavoro della missione EIMAWA continua a restituire memoria all’area di Assuan, contribuendo ad arricchirne la storia.

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