I ritratti di Dante e Alessandro Manzoni tratti dalla locandina dell'evento in occasione del DanteDì
Il 27 marzo, alle ore 17, nella Sala Napoleonica dell'Università Statale di Milano (via Sant'Antonio 12), il Comitato per le celebrazioni del centocinquantesimo dalla morte di Alessandro Manzoni, insieme a Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Statale, Veneranda Fabbrica del Duomo, Biblioteca Ambrosiana, Casa del Manzoni promuovono, in occasione delle celebrazioni del DanteDì, un evento dedicato al rapporto tra lo scrittore milanese e l'autore della Divina Commedia.
“Il primo tra i primi”, così Alessandro Manzoni definisce Dante nel 1868, quando, aperta la questione della lingua, l’Italia è impegnata a cercare un’identità linguistica comune, alla geografia, ma soprattutto alla società. “A chi lo aveva accusato di non aver tenuto conto delle tre corone fiorentine del Trecento nel formulare la proposta di unificazione linguistica sull’uso fiorentino vivente - spiega Claudia Berra, direttrice del dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici della Statale -, lo scrittore milanese ricorda che Dante, Petrarca e Boccaccio sono la base stessa dell’italiano e la ragione profonda della scelta dell’idioma di Firenze”.
Grazie all’interpretazione di Massimiliano Finazzer Flory dei canti V dell’Inferno e il III e XI del Purgatorio sarà possibile "risalire" il filo che collega Manzoni a Dante, attraverso la storia d’Italia e d’Europa, con gli interventi di due specialisti degli studi manzoniani: Pierantonio Frare, direttore del dipartimento di Italianistica e comparatistica dell’Università Cattolica e Giuseppe Polimeni, docente di Linguistica italiana della Statale, preceduti dal saluto della professoressa Claudia Berra.
“Sarà l’occasione per cercare e scoprire Dante in Manzoni: in pochi casi quella presenza è in un richiamo esplicito o in una citazione evidente; la ripresa e l’omaggio sono volutamente nascosti in una piega dei versi o in un passaggio del romanzo; è una traccia appunto, che tocca al lettore di ritrovare, riascoltare, comprendere”, prosegue Claudia Berra. Il DanteDì sarà quindi un viaggio nella Divina Commedia di Dante, tenuti per mano da Alessandro Manzoni.
Ingresso libero con obbligo di registrazione online.
Nei Materiali allegati il programma dell'iniziativa.
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