Pubblicato il: 22/03/2022
Uno degli erogatori dell'Università Statale di Milano

Uno degli erogatori dell'Università Statale di Milano

Arrivano i primi risultati del questionario del Progetto BeviMI sulle abitudini di consumo dell’acqua di rete e la gestione dei rifiuti di plastica in Università, che ha visto la partecipazione di circa 12 mila membri della comunità universitaria di Politecnico, Bicocca e Statale di Milano, partner del progetto insieme a CICMA.

Per quanto riguarda l’Università Statale, sono stati 4200 i partecipanti all’indagine, con dati che dimostrano una particolare attenzione al tema dell’uso dell’acqua di rete e conseguente risparmio di plastica.
 

Il 71% dei partecipanti dichiara, infatti, di bere acqua di rete in università, servendosi degli erogatori, delle case dell'acqua o dei lavandini, contro un 23% di “affezionati” all’acqua in bottiglia, mentre il 75% si sentirebbe più propenso all’uso dell’acqua di rete se fossero note le analisi dell’acqua erogata, dato questo già disponibile sul sito di MM, inserendo l’indirizzo della propria sede universitaria o del proprio domicilio.

Oltre ad aderire al Progetto BeviMI, l’Università Statale di Milano è impegnata, dal 2014, nell’implementazione del numero di casette dell’acqua ed erogatori a disposizione della propria comunità, che ha portato nel 2021, nonostante la fase pandemica, a un totale di 254 mila litri di acqua erogati, pari a un risparmio di 16.327,12 kg di CO2 risparmiati per la produzione di bottigliette PET.

I primi risultati del questionario del Progetto BeviMI ci posizionano in linea con quelli degli altri due Atenei partner: Politecnico e Bicocca di Milano – commenta Stefano Bocchi, delegato al Progetto Minerva 2030. La Statale per la sostenibilità. Nonostante la pandemia da COVID, la nostra comunità universitaria continua a dimostrarsi disponibile a un cambiamento delle proprie abitudini nell’uso dell’acqua, anche grazie alle nostre azioni concrete a favore dell’aumento di disponibilità di casette, erogatori, oltre all’installazione dell’eco-compattatore a Città Studi, frutto della nostra partecipazione al Progetto BeviMi. Nei prossimi mesi, l’Ateneo proseguirà su questa via, con l’installazione di nuovi erogatori d’acqua presso le sue strutture e la distribuzione di altre sei mila borracce a studentesse e studenti”.

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