Pubblicato il: 10/02/2017

Pubblicato su Accounts of Chemical Research un articolo di rassegna dedicato allo studio quantitativo dell’interazione di proteine e cellule con interfacce nanostrutturate mediante un metodo innovativo sviluppato dal gruppo di ricerca del dipartimento di Fisica e del CIMAINA (Centro Interdisciplinare materiali e interfacce nanostrutturati) dell’Università degli Studi di Milano coordinato da Paolo Milani, docente di Fisica della materia.

Lo rassegna presenta le ricerche condotte sull’arco di due decenni che hanno portato alla realizzazione di un metodo per la fabbricazione di sistemi nanostrutturati basato sulla deposizione di nanoparticelle da fascio supersonico (Supersonic Cluster Beam Deposition).

Grazie a questo metodo è possibile fabbricare superfici che mimano con grandissima precisione l’ambiente in cui le cellule di organismi complessi si sviluppano e si organizzano.

Questa possibilità ha aperto la strada allo studio sistematico di come la struttura di questo ambiente influenza la crescita delle cellule e l’eventuale insorgere di patologie. In particolare è stato possibile dimostrare il ruolo attivo che la nanostruttura dell’ambiente svolge nell’influenzare il differenziamento e l’organizzazione di cellule neuronali.

Il ruolo della struttura a livello nanometrico è considerato fondamentale nel determinare l’interazione tra entità biologiche e interfacce inorganiche, tuttavia la possibilità di studiarne i dettagli in maniera quantitativa è stata resa possibile solo recentemente grazie alla disponibilità di substrati fabbricati mediante il metodo sviluppato all'Università Statale di Milano.

Insieme a Milani, Carsten Schulte, Alessandro Podestà e Cristina Lenardi del dipartimento di Fisica hanno condotto queste ricerche in collaborazione con Gabriella Tedeschi del dipartimento di Medicina Veterinaria della Statale.

Per informazioni
Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Fisica
Tel. 02 503 17219
paolo.milani@unimi.it