Pubblicato il: 09/05/2019
Il Cavallo Narciso nel cortile del Filarete - Foto Valentino Albini

Il Cavallo Narciso nel cortile del Filarete - Foto Valentino Albini

Svetta candido al centro del Cortile del Filarete il cavallo Narciso, uno dei 13 Cavalli di Design reinterpretati da vari artisti per il Leonardo Horse Project - promosso da Snaitech e curato da Cristina Morozzi e Massimo Temporelli - che in Statale accompagnerà il programma di incontri "Leonardo scienziato in Ca' Granda. Visioni leonardesche tra scienza, arte e medicina", che si tiene nella storica sede di via Festa del Perdono dal 20 maggio al 13 giugno.

Reinterpretato da Simone Crestani, Narciso è un cavallo trasformato in un essere fantastico e misterioso dall'unicorno di vetro che l'artista "artigiano" ha scolpito per lui, a simboleggiare la pericolosa fascinazione dell'effimero.

Lo ha spiegato lo stesso Crestani durante la visita al centro del Cortile d'Onore che ha chiuso la conferenza stampa con cui il rettore Elio Franzini e il
prorettore con delega a Terza missione, Territorio e Attività culturali Marina Carini hanno presentato - insieme all'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo del Corno, e all'amministratore delegato Snaitech, Fabio Schiavolin -  il contributo dell'Università Statale al palinsesto “Milano Leonardo 500”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano in occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo.

La Statale celebra Leonardo con un palinsesto di incontri centrato sulla storia straordinaria della Ca’ Granda: complesso monumentale tra i più celebri di Milano, l’antico Ospedale Maggiore fu vera fucina di innovazione didattica, medica e scientifica, tanto da richiamare Leonardo da Vinci a frequentarlo spesso durante il suo soggiorno milanese.

Fedele alla molteplicità degli ambiti scientifici e culturali presenti al suo interno e in piena sintonia con la caratteristica poliedricità del genio toscano, la Statale ha deciso di dedicare al pubblico un programma di eventi riccamente interdisciplinare, con temi che spaziano dall’anatomia, all’arte, alla letteratura, allo studio della natura e della società della Milano della metà del 1400, una mostra e tre visite guidate negli antichi seminterrati della Ca’ Granda.

Oggetto dei sette incontri, che partiranno il 20 maggio per concludersi il 13 giugno, sono infatti gli studi anatomici di Leonardo - ai quali sono dedicati un incontro e una Mostra - la cui incredibile precisione emerge dal confronto con le immagini restituite dalle tecniche endoscopiche più innovative (e che molto devono alle autopsie che Leonardo praticava proprio in Ca’ Granda, tema di un altro incontro), ma anche la scienza della visione di Leonardo, l’acqua come “vetturale della Natura”, Leonardo personaggio letterario - nell’incontro con Marco Malvaldi - e due affreschi della Milano e delle abitudini dei milanesi del tempo.

Protagonisti degli incontri, riportati in dettaglio nel programma in calce, sono: Chiarella Sforza, Francesco Sardanelli, Daniele Gibelli, Carmelo Messina, Andrea Cozzi, Folco Vaglienti, Idor De Simone, Alessandro Fossetti, Roberta Barsanti, Claudia Berra, Gabriele Baldassari e Francesca Caloni.