Pier Luigi Pizzi alza al cielo la sua pergamena di dottore ad honorem in Storia e Critica dell'arte
Il 29 giugno, l’Università degli Studi di Milano ha conferito il titolo di Dottore Magistrale ad honorem in Storia e Critica dell’Arte a Pier Luigi Pizzi “per avere dimostrato nel suo mestiere di scenografo una speciale conoscenza della storia dell’arte, che ha mutato la considerazione critica di alcuni artisti, e per avere dato vita ad allestimenti di mostre e di musei, caratterizzati da una chiarezza e da una logica, presto divenute leggendarie”, come si legge nella motivazione.
La cerimonia in Sala di Rappresentanza (via Festa del Perdono 7) è stata aperta dai saluti del rettore Elio Franzini e del direttore del dipartimento di Beni culturali e ambientali Alberto Bentoglio, seguiti dalla laudatio affidata a Giovanni Agosti, docente di Storia dell’arte moderna, e dalla lectio magistralis del regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, per concludersi con la proclamazione e il conferimento del diploma di laurea magistrale in Storia e critica dell’arte.
Classe 1930, dopo gli studi di architettura, a soli 21 anni, Pier Luigi Pizzi debutta come scenografo al Teatro Stabile di Genova con Léocadia di Jean Anouilh, per la regia di Giulio Cesare Castello, e presso il Piccolo Teatro di Milano, firmando negli anni scene e costumi per testi che hanno spaziato dai grandi classici antichi e moderni all'opera lirica, ambito questo in cui esordisce con il Don Giovanni di Mozart al Teatro Carlo Felice di Genova nel 1952.
Nel 1956 l’incontro con il regista Giorgio De Lullo e l’attore Romolo Valli e il suo ingresso come scenografo nella Compagnia dei giovani, avviando un duraturo sodalizio artistico che avrebbe portato in scena, per più di 20 anni, spettacoli entrati nella storia del teatro come la rilettura di Luigi Pirandello, Anton Čechov e William Shakespeare.
Dal teatro di prosa al cinema, Pier Luigi Pizzi ha collaborato con registi come Mauro Bolognini, Florestano Vancini, Giuliano Montaldo, Vittorio De Sica e Federico Fellini (per il quale ha progettato le scene del mai realizzato Il viaggio di Mastorna), dedicandosi in seguito soprattutto alla lirica e collaborando con Luca Ronconi, per la messa in scena di Gounod, Wagner, Gluck, Bizet, Verdi, realizzando scene e costumi per opere di Donizetti, Mozart, Rossini e, dal 1977, curando regie per i massimi teatri del mondo fra i quali il Teatro Regio di Torino, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Comunale di Pesaro, La Fenice di Venezia, l’Opéra du Rhin di Strasburgo e l’Opéra di Parigi.
Negli anni Ottanta del secolo scorso, Pier Luigi Pizzi contribuisce al rilancio dell'opera barocca, con una serie di spettacoli particolarmente apprezzati all’estero e soprattutto in Francia, che gli valgono ambiti riconoscimenti come il Premio Faust nel 1980 e la Légion d'Honneur nel 1983.
A Pizzi si deve infine l’allestimento di mostre memorabili, in Italia e all’estero, caratterizzate da una passione e da una cura per il dettaglio presto divenute leggendarie.
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