Pubblicato il: 29/07/2024
Albero in Ca' Granda

Particolare della Ca' Granda, sede storica dell'Università Statale di Milano

Nell’ambito della campagna “La Statale smoke-free per stili di vita liberi dal fumo in Università”, l’Università degli Studi di Milano presenta i risultati del questionario sulle abitudini al fumo rivolto al personale interno – professori, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario – e agli specializzandi, ai dottorandi, agli assegnisti e ai borsisti.

Questa nuova indagine, che va ad aggiungersi a quella rivolta alla componente studentesca, si inserisce nell’ambito di un progetto sostenuto dall’Ateneo, nato per diffondere conoscenza e consapevolezza sull'abitudine al fumo, la percezione sul fumo in Università e le attitudini di fumatori e non fumatori verso le iniziative intraprese finora dalla Statale, con l’obiettivo di proteggere la salute dei non fumatori e aiutare chi vuole smettere di fumare.

Il questionario per il personale era suddiviso in sette sezioni - abitudini al fumo, utilizzo di sigarette tradizionali, elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato, esposizione a fumo passivo, conoscenze e opinioni - e ha riscosso un’ampia partecipazione. Di seguito un approfondimento dei dati rilevati.

Chi ha risposto al questionario?

I questionari completati sono stati più di 2 mila (pari a circa il 19% del totale), tra fumatori e non, e sono state elaborate presso il Laboratorio di Tossicologia ambientale e industriale del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità, sotto la guida di Silvia Fustinoni, docente di Medicina del lavoro dell’Università Statale di Milano, con la ricercatrice Laura Campo

Hanno risposto maggiormente il personale tecnico amministrativo e bibliotecario (37%), seguito da professori e ricercatori (32%). Borsisti e assegnisti hanno risposto per il 20%, mentre tra i dottorandi e specializzandi la risposta è stata inferiore (circa il 14%). 

L’età media dei rispondenti è di 45 anni, con un minimo di 24 e un massimo di 70 anni. 

Le abitudini al fumo 

L’84.6% dei partecipanti si è dichiarato non fumatore (65.3% mai fumatore, 19.3% ex-fumatore), il 10,5% fumatore di sigarette tradizionali, il 2,9% utilizzatore di sigaretta elettronica o prodotti a base di tabacco riscaldato e il 2% policonsumatore, cioè utilizzatore di più prodotti (sigaretta tradizionale e sigaretta elettronica o prodotti a base di tabacco riscaldato). La percentuale di fumatori risulta inferiore alla percentuale di fumatori della popolazione adulta italiana, pari al 19.3% (dati Istituto Superiore di sanità 2024).

Si notano differenze tra i ruoli: la percentuale sia di fumatori tradizionali che di sigarette elettroniche è maggiore tra i dottorandi e gli specializzandi (in totale 23,3%), mentre è minore tra i professori (9,3%). 

Inoltre, la percentuale maggiore di fumatori si trova nella Facoltà di Giurisprudenza (25%), quella inferiore nella Facoltà di Scienze del Farmaco (11%).

Sigaretta tradizionale, elettronica o a base di tabacco riscaldato? 

Le sigarette elettroniche o i prodotti a base di tabacco riscaldato sono utilizzate principalmente perché sono ritenute una alternativa alla sigaretta tradizionale (55% e 64%), come aiuto per smettere di fumare (33% e 27%) e perché sono ritenute meno pericolose per la salute rispetto alla sigaretta tradizionale (34%51%).

Fumo passivo sì o no?

Riguardo al fumo passivo, il 21% dei partecipanti ha dichiarato di essere stato esposto a fumo passivo nell’ultima settimana. Il fumo passivo di sigaretta tradizionale è ritenuto dannoso per la salute dal 96% dei rispondenti, mentre il 59% ritiene dannoso per la salute il fumo passivo da sigaretta elettronica e il 67% da tabacco riscaldato. 

Le conoscenze sulla normativa nazionale e le opinioni sulle iniziative della Statale

I rispondenti sono ampiamente a conoscenza delle normative nazionali sul fumo, ad esempio il 98% conosce il divieto di fumo al chiuso nei locali pubblici, l’84% sa che è vietato gettare mozziconi per terra e il 79% sa che è vietato fumare in auto in presenza di bambini. Risultano conosciute anche le normative che riguardano la scuola: il 60% sa che una legge nazionale proibisce il fumo sia di sigaretta che di sigaretta elettronica e prodotti a base di tabacco riscaldato nelle aree all’aperto di pertinenza delle scuole e delle Università e il 71% è a conoscenza del Regolamento di Ateneo che recepisce questa normativa.

La grande maggioranza dei partecipanti (83%) si sono, infine, dichiarati favorevoli o molto favorevoli ad accogliere nuove iniziative dell’Ateneo per proteggere la salute dei non fumatori e per aiutare chi vuole smettere di fumare: il 62% vorrebbe maggiori controlli sui divieti di fumo esistenti, il 54% percorsi per aiutare a smettere di fumare, il 43% campagne informative sui danni del fumo.

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