Pubblicato il: 21/07/2021
Fiale di vaccini contro il Covid

Fiale di vaccini contro il Covid-19

Il piano vaccinale è iniziato a gennaio e oggi più di metà della popolazione italiana ha ricevuto la prima dose di vaccino. Quale è stata la reazione dei cittadini italiani a questo sforzo volto alla salvaguardia della salute pubblica e individuale? A questa e altre domande fornisce una risposta il rapporto di ricerca del progetto ResPOnsE Covid-19, che giunge con questa nuova analisi alla sua terza fase.

L'indagine globale - coordinata da Cristiano Vezzoni e da Antonio Chiesi, è a cura del laboratorio SPS TREND "Hans Schadee", presso il dipartimento di Scienze sociali e politiche dell'Università Statale di Milano. Le analisi presentate nel rapporto considerano i dati di tre rilevazioni:

  • prima rilevazione (15.000 casi), interviste quotidiane dal 6 aprile al 7 luglio 2020
  • seconda rilevazione (3.000 casi), interviste nel periodo natalizio, dal 21 al 31 dicembre 2020
  • terza rilevazione (8.213 casi), interviste quotidiane dal 17 marzo al 6 giugno 2021. Questa fase di ricerca è stata resa possibile da un finanziamento della Fondazione Cariplo.

 

I principali risultati della rilevazione 

  • La grande maggioranza degli italiani è disponibile a vaccinarsi, oltre l'80%.
  • La disponibilità a vaccinarsi è in continua crescita: a dicembre 2020, il 60% dichiarava di essere disponibile a vaccinarsi, a giugno si è raggiunto l'85% (molti di questi già vaccinati).
  • I contrari al vaccino sono invece una minoranza che si è ridotta ulteriormente in questi mesi: a dicembre erano il 12%, oggi sono solo il 5%, mentre la percentuale di chi è poco disponibile a vaccinarsi passa da circa il 10% di marzo a circa il 6% di giugno.
  • I più propensi a vaccinarsi sono gli anziani over 65 e i giovani nella fascia 18-24. Le fasce d'età centrali (25-54 anni)sono quelle in cui c'è un maggior numero di indecisi o contrari al vaccino. Più del 10% dichiara di essere poco o per niente disponibile a fare il vaccino anti Covid-19.
  • Tra gli scettici, la principale preoccupazione riguarda gli effetti collaterali, anche se il numero è in diminuzione. A dicembre circa il 16% degli intervistati era preoccupato per gli effetti collaterali, oggi il 5%.
  • Sono invece pochi quelli contrari ai vaccini per principio, solo il 3% del popolazione maggiorenne.
  • Cresce il consenso per l'obbligatorietà del vaccino. Oggi più del 50% degli italiani è a favore, a dicembre solo il 40%. I progressi del piano vaccinale sembrano quindi produrre maggiore consenso per l’obbligatorietà dei vaccini anti COVID-19, visti i positivi effetti sulla riduzione dei contagi. La maggior parte degli italiani non ha dubbi sulla sicurezza del vaccino e si fida della comunità scientifica (oltre il 60%).

 

"Questi dati sono in netto contrasto con il peso che è attribuito alle posizioni no-vax nel dibattito pubblico"commenta Cristiano Vezzoni, autore dello studio.

 

Leggi  rapporto completo, disponibile sul sito del Laboratorio SPS TREND "Hans Schadee".

La ricerca
Il progetto ResPOnsECovid-19 ha l'obiettivo di sviluppare una infrastruttura di ricerca per il monitoraggio quotidiano dell'opinione pubblica durante l'emergenza Covid-19. Il monitoraggio ha lo scopo di studiare i cambiamenti di comportamento, di opinione e di benessere psico-fisico degli italiani maggiorenni soggetti alle restrizioni imposte dalle politiche locali e nazionali di contenimento del Coronavirus. Specifica attenzione è anche rivolta alla misurazione della percezione dei rischi legati alla diffusione della pandemia. L'obiettivo finale è di fornire conoscenza e strumenti volti alla definizione di politiche efficaci per il contrasto all'allargamento del contagio, per la promozione della salute dei cittadini, per favorire il rapido recupero dell'economia sia a livello nazionale che locale.

L'infrastruttura di ricerca
Lo strumento per realizzare questo obiettivo è costituito da una infrastruttura, sviluppata dal gruppo di ricerca afferente al Laboratorio SPS TREND "Hans Schadee" in collaborazione con l'istituto SWG, che permette la raccolta di informazioni quotidiane tramite interviste online (CAWI) a un campione che riflette la distribuzione della popolazione italiana per genere e luogo di residenza.

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