L'inaugurazione della mostra con i curatori, la prorettrice Marina Carini, i direttori dei dipartimenti di Filosofia e Studi storici, Marcello D'Agostino e Andrea Gamberini
L'impatto delle Leggi razziali del 1938 sulla vita universitaria e la vicenda umana e intellettuale di alcune importanti figure di docenti dell’Università Statale di Milano al centro della mostra “1938, Régia Università di Milano. Oggetto: razza” , in programma dal 23 al 31 gennaio nelle Aulette dell'Aula Magna di via Festa del Perdono 7.
La mostra, organizzata nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria dal dipartimento di Studi storici e dal dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti", con la collaborazione del centro Apice - Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale per la documentazione, rientra nel palinsesto degli eventi del Centenario dell’Università Statale di Milano.
I curatori della mostra sono Emanuele Edallo, ricercatore presso il dipartimento di Studi Storici; Yuri Gallo, archivista presso la Biblioteca di Filosofia; Luca Natali, assegnista e professore a contratto presso il dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti"; Giovanni Rota, primo ricercatore presso l'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e scientifico moderno (CNR Milano-Napoli).
All'inaugurazione hanno preso parte la prorettrice a Terza missione, Attività culturali e Impatto sociale, Marina Carini e i direttori dei dipartimenti di Filosofia e Studi storici, Marcello D'Agostino e Andrea Gamberini. Primo visitatore della mostra, ieri, in anteprima, il rettore Elio Franzini che si è complimentato con gli organizzatori. I curatori hanno a loro volta ringraziato la prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, Marilisa D'Amico, e il rettore per il sostegno all'iniziativa.
Attingendo e valorizzando l’importante patrimonio archivistico dell’Ateneo, la mostra è articolata in una prima sezione che propone al visitatore la documentazione più importante riguardante il censimento preliminare del personale “di razza ebraica”, nonché circolari ministeriali, comunicazioni rettorali, corrispondenza, echi di stampa e altri documenti riguardo l’attuazione della legislazione antiebraica; la seconda sezione, invece, racconta la vicenda umana e le scelte, in un momento cruciale della storia del Paese, di figure di rilievo della nostra Università quali Mario Attilio Levi, Mario Segre e Carlo Foà, Fabio Luzzatto e Piero Martinetti.
A completare la mostra un approfondimento sulle conseguenze delle Leggi razziali per la popolazione studentesca, e un’analisi sull’atteggiamento della filosofia italiana dell’epoca di fronte al razzismo.
E’ possibile visitare la mostra gratuitamente, senza prenotazione, dal 23 al 31 gennaio, da lunedì al venerdì (ore 9-18); sabato e domenica chiuso. Ogni mattina, accompagnati dagli studenti della Statale, faranno visita alla mostra studenti delle scuole superiori. Inoltre, sabato 27 gennaio, dalle ore 18, la mostra sarà eccezionalmente aperta per il pubblico che assisterà in serata al concerto in Aula Magna, per il Giorno della Memoria, dell'Orchestra d'Ateneo.
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