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Ricerca per tag Innovazione e ricerca
L'evento scientifico propone anche una serie di iniziative divulgative con l'obiettivo di coinvolgere il pubblico di tutte le età e diffondere la passione per la fisica dei neutrini.
Grazie a Francesco Marolla e Alessio Scopelliti, ricercatori in Statale, arriva anche in Italia uno strumento per aiutare l’elettorato italiano a orientare la propria scelta in vista delle imminenti elezioni europee 2024.
Presentata la nuova edizione della competizione organizzata dalle Università e dagli Incubatori Universitari lombardi e promossa da Regione Lombardia e MUSA - Multilayered Urban Sustainability per favorire la nascita di nuove imprese ad alto potenziale.
La call4ideas 2024 del programma di scouting di Fondazione UNIMI e Università Statale segna un crescita delle proposte e conferma la sua natura interdisciplinare: sono 25, infatti, i dipartimenti scientifici e umanistici coinvolti.
Una giornata dedicata alla presentazione delle attività di ricerca dei gruppi di lavoro della Statale coinvolti nel progetto per lo sviluppo di tecnologie innovative in ambito agricolo, finanziato dal PNRR.
I ricercatori e ricercatrici del Centro di Ricerca Pediatrico “Romeo ed Enrica Invernizzi” della Statale hanno scoperto che il recettore pancreatico GLP-1R, importante nella cura del diabete e dell’obesità, è in grado di controllare l’attività immunitaria nei linfociti T, prolungando la sopravvivenza dei trapianti, limitandone il rigetto.
La ricerca, condotta da Silvia De Bianchi del dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” della Statale in collaborazione con due fisici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, propone un meccanismo naturale per rimuovere la singolarità dei buchi neri.
A un anno dal suo avvio, l’Osservatorio sull’istruzione terziaria (Spoke 6 - “MUSA”), guidato dalla Statale, ha presentato il 2° rapporto con focus sulle caratteristiche della popolazione studentesca e sui corsi di studio a distanza.
Un team di ricercatori e ricercatrici dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con l’Università di Cambridge, ha dato una nuova identità a sei dei venti scheletri ritrovati nell’area della Civita di Tarquinia.